a cura della redazione | Alla moneta da 5 euro che l’Ufficio Filatelico Numismatico del Vaticano ha emesso il 4 dicembre per celebrare la canonizzazione di papa Paolo VI abbiamo già avuto modo di dedicare un ampio articolo (clicca qui). Al momento della stesura di quel testo, tuttavia, le autorità numismatiche di Oltretevere avevano diffuso solo dei disegni dai quali mai si sarebbe potuto immaginare la novità assoluta che, invece, si presenta sulla moneta coniata.
Per la prima volta dal 1929, ossia da quando è nata la monetazione vaticana moderna, la coniazione appare infatti in parte color argento naturale, proof, mentre i soggetti – il papa santo al rovescio, col cherubino, e l’araldica di papa Francesco al dritto- sono ricoperti di un delicato velo d’oro ad esaltare le modellazioni e i rilievi e conferendo a questa moneta papale un indubbio aspetto di innovazione e di modernità.
Chi l’avrebbe mai detto che, prima di introdurre – ad esempio – un inserto in smalti policromi – l’UFN avrebbe scommesso addirittura su una doratura parziale delle superfici?
Modellata da Patrizio Daniele e incisa da Silvia Petrassi, coniata dalla zecca di Roma, la 5 euro per papa Montini è stata battuta in 4.499 esemplari, porta sul bordo il motto papale MISERANDO ATQUE ELIGENDO, una piccola croce e il millesimo MMXVIII. Al solito, il tondello è in argento 925 millesimi, misura mm 32 di diametro e pesa g 18. Prezzo alla fonte 58,00 euro.
Allo stesso pontefice, ritratto sul grande drappo che ha sventolato dalla facciata di San Pietro lo scorso 14 ottobre, in occasione della solenne cerimonia di canonizzazione, l’Ufficio Filatelico Numismatico del Governatorato ha del resto anche voluto dedicare la copertina del volume filatelico 2018 in distribuzione, sempre dal 4 dicembre, e che raccoglie i francobolli e gli interi postali emessi nel corso dell’intero anno.