Dopo la moneta bimetallica italiana dedicata all’Anno Santo (approfondisci qui) saranno emessi giovedì 27 marzo i 2 euro Giubileo sammarinesi che di fatto relegano lo Stato della Città del Vaticano, pur centro nevralgico delle celebrazioni, a “fanalino di coda numismatico” in relazione a questo importante evento per la Chiesa universale.
Il disegno originale della moneta da 2 euro che San Marino emette il 27 marzo per il Giubileo 2025 (courtesy Gabriele Di Maulo)
San Marino fa debuttare, per questa attesa bimetallica che ha tiratura di 56.000 esemplari fior di conio ed è commercializzata alla fonte a 18 euro (più Iva 22% per i clienti italiani), una firma di spicco del settore artistico che, peraltro, da scultore e medaglista è diventato anche coin designer debuttando alcuni anni fa proprio sotto le insegne del Vaticano: si tratta del maestro Gabriele Di Maulo, nato a Milano nel 1968.
Diplomato presso l’Istituto d’Arte di Chiavari, laurea in Scultura all’Accademia di Belle arti di Carrara, dal 1990 frequenta i corsi di Scultura a Monaco di Baviera presso l’Akademie der Bildenden Künste, sotto la guida di Leo Kornbrust. Nel periodo in cui frequenta l’Accademia di Carrara è scelto dal maestro Floriano Bodini per collaborare alla realizzazione del Monumento ai caduti sul lavoro dedicato alle vittime delle cave di marmo e presto diventa assistente dello scultore nel suo studio di Milano, partecipando a vari progetti monumentali.
Sul modello in gesso, delineati anche gli elementi epigrafici e quelli che in zecca saranno oggetto di modellazione digitale (courtesy Gabriele Di Maulo)
Intrapreso in seguito un percorso personale, si dedica a una costante ricerca formale che abbraccia varie forme d’arte applicata come la scultura, il disegno, la medaglistica, il design di monete, il mosaico e le vetrate. Nelle sue opere si fondono antico e moderno, e questo accade anche nei 2 euro Giubileo sammarinesi il cui concept rievoca i secoli d’oro dell’arte incisoria papale.
“La donna al centro della composizione – ci dice Di Maulo – è la Speranza che tiene per mano un bambino, l’Umanità intera, pronta a condurlo lungo il cammino del pellegrinaggio e ha il suo sguardo è rivolto alla stella cruciforme, simbolo potente e universale di speranza e di guida. Dietro l’immagine della donna è rappresentata un’ancora stilizzata, attributo classico della Speranza ed elemento evocativo della Croce”.
La personificazione della Speranza come virtù teologale (assieme a Fede e Carità) in un’incisione del XVIII secolo e su una medaglia di Innocenzo XI dell’anno XII di pontificato
La Spes apparsa, dunque, su tante monete e medaglie pontificie del passato assume qui vesti moderne di guida, giovane e saggia donna in una composizione scandita da un’impostazione geometrica eppure di grande fluidità, suggestiva come la vetrata di una cattedrale sebbene confinata nei limiti di un tondello metallico.
I 2 euro Giubileo sammarinesi recano pochissimi altri elementi: la parola IVBILAEVM ad evocare la celebrazione dell’Anno Santo in corso, il millesimo 2025, il nome SAN MARINO del paese emittente e la R della zecca di Roma presso cui la moneta è stata coniata.
Sono 56.000 le monete bimetalliche per il Giubileo che San Marino ha fatto coniare dalla zecca di Roma e che vanno in commercio al prezzo di 18 euro ciascuna
Dei 2 euro Giubileo sammarinesi sarà disponibile anche la versione proof che, tuttavia, sarà sul mercato solo in novembre inclusa nella divisionale 2025 fondo specchio del Titano assieme alla versione scintillante della seconda bimetallica prevista, quella per i 550 anni dalla morte di Michelangelo che, in versione fior di conio, dovrebbe debuttare in luglio.