Quella che è passata alla storia come “la dichiarazione di Schuman”, rilasciata dall’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman il 9 maggio 1950, rappresenta un passo fondamentale nel percorso di integrazione fra i paesi dell’Europa usciti dalla Seconda guerra mondiale: quel testo, infatti, propose la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni delle due risorse, essenziali per la ricostruzione.

Robert Schuman, nato in Lussemburgo ma cittadino francese, durante una visita a quella che un tempo era l’Asseblea Europea, una delle prime istituzioni continentali

Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo firmarono così l’accordo che diede vita alla CECA, anche perché determinati a impedire il ripetersi di conflitti come quello da poco terminato: i governi europei ritennero infatti che la fusione delle produzioni di carbone e acciaio avrebbe fatto sì che una guerra tra Francia e Germania diventasse – per citare lo stesso Robert Schuman – “non solo impensabile, ma materialmente impossibile”.

Nella “dichiarazione di Schuman”, quest’anno celebrata da una 2 euro del Lussemburgo firmata dall’artista italiana Chiara Principe, risuonano parole potenti, a iniziare da”La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano” oppure “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”.

La faccia nazionale dei 2 euro 2025 con cui il Lussemburgo, tra i sei paesi firmatari, ricorda quest’anno la “dichiarazione di Schuman” che nel 1950 portò alla nascita della CECA

“Questo progetto – ci spiega la coin designer Chiara Principe, non nuova alla collaborazione col Granducato del Lussemburgo – celebra la ‘dichiarazione di Schuman’ in occasione del suo 75° anniversario raffigurando i due principali effetti che lo resero così importante per la storia del nostro continente: il suo scopo di affermazione della pace, e il suo essere stato il primo vero impeto a quel meccanismo che ha dato vita all’attuale Unione Europea”.

“In primo piano – prosegue l’autrice – ho voluto inserire una mano che firma la dichiarazione, usando una penna costituita da un ramo di ulivo, simbolo universle di pace. Le foglie però si trasformano man mano in colombe, che si allontanano sull’orizzonte raggiungendo un semicerchio formato da sei stelle, simbolo dei sei paesi, Italia compresa, che firmarono quello storico documento e che richiamano le attuali dodici stelle della bandiera europea.

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Il progetto grafico dell’artista italiana per la bimetallica la cui coniazione è stata affidata dal Granducato di Lussemburgo alla Monnaie de Paris

Sono in tutto 136.000 le monete da 2 euro per i 75 anni dalla “dichiarazione di Schuman” – con l’ormai ben nota sigla stilizzata CP che contraddistingue le creazioni della Principe che il Lussemburgo ha messo in cantiere, di cui 10.000 saranno incluse nella divisionale BU, 1000 nella serie annuale proof mentre 2500, sempre proof, saranno confezionate singolarmente; stesse tirature e finiture anche per la seconda bimetallica lussemburghese in programma per il 2025 che, invece, festeggia un anniversario nazionale, i 25 anni dall’ascesa al trono del granduca Henri.

Sulla faccia nazionale, il granduca Henri è raffigurato di profilo intero davanti al Palazzo Granducale al centro. Nella parte inferiore il nome del paese emittente LËTZEBUERG, l’anno di emissione 2025 e le iniziali dell’autore della moneta (MAF). Lungo il bordo superiore  l’iscrizione 25. TROUNJUBILÄUM VUM GRAND DUKE HENRI, il simbolo della Monnaie de Paris che conierà la moneta il nome dell’incisore generale Joaquin Jimenez posizionati sul bordo destro dell’immagine.

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La seconda 2 euro 2025 del Granducato festeggia il quarto di secolo di Henri sul trono

Sia i 2 euro lussemburghesi per il 75 anni della “dichiarazione di Schuman” che quelli per i 25 anni di regno del granduca Henri dovrebbero essere emessi nel mese di aprile.