Al centro di queste righe c’è una banconota piuttosto particolare, oltre che rara, quella da 2 dollari USA 1918 “large size” che racconta una pagina fondamentale nell’affermazione degli Stati Uniti come potenza navale. Tuttavia, per comprendere il valore simbolico di quell’ambito biglietto dobbiamo fare un passo indietro.
Theodore Roosevelt (1858-1919), 26° presidente USA dal 1901 al 1909
Fin da ragazzo Theodore “Teddy” Roosevelt – colui che sarebbe stato, dal 1901 al 1909, il 26° presidente degli Stati Uniti – era affascinato dal mare. Suo zio era stato ammiraglio nella Marina confederata durante la Guerra di Secessione e Teddy, fra l’altro, fu autore di un saggio tecnico storico sulla Guerra navale del 1812, studiato e apprezzato per molti anni. Lo stesso presidente William McKinley nominò Roosevelt, nel 1897, ad assistente segretario della Marina e, al Navy Department, Roosevelt fu un sostenitore della modernizzazione della flotta a stelle e strisce.
Eroe della Guerra Ispano-americana, Teddy Roosevelt divenne governatore di New York, vicepresidente, e nel 1901 presidente degli Stati Uniti dopo l’assassinio di McKinley. Come presidente, Roosevelt aumentò notevolmente il tonnellaggio della US Navy, facendo entrare in servizio anche una nuova nave da battaglia, la USS Maine, il 29 dicembre 1902. Seguirono altre corazzate, in rapida successione, dalla Missouri nel 1903 alla Nebraska entrata in linea nel 1907.
Certificato di versamento di un dollaro a favore della campagna presidenziale di Roosevelt e Johnson del 1912
Quella che fu chiamata la “Great White Fleet” di Roosevelt navigò in tutto il mondo per 14 mesi nel 1907-1909, proiettando ovunque l’immagine della raggiunta potenza marittima americana e sottolineando così la linea adottata in politica estera del presidente, ossia di “parlare sottovoce, ma brandendo un grosso bastone”.
Roosevelt voleva in particolare far sentire la potenza americana nel Pacifico, dove l’Impero Giapponese era una nazione in forte crescita. Uno degli atti finali della sua amministrazione fu di accogliere la flotta al suo ritorno ad Hampton Roads, in Virginia, il 22 febbraio 1909, in coincidenza con il compleanno di George Washington.
La corazzata USS New York (BB 34), rimodernata, in navigazione con due altre unità appartenenti alla stessa classe
Anche dopo la fine della presidenza Roosevelt, la US Navy proseguì il potenziamento: l’11 settembre 1911, venne varata la corazzata USS New York (BB 34), la prima a montare cannoni da 356 millimetri, e che ci interessa in particolare dal momento che questa nave da battaglia ebbe – pochi anni dopo – l’onore di finire sul retro delle banconote della Federal Reserve da 2 dollari USA 1918.
Quando in Europa, nel 1914, scoppiò la Prima guerra mondiale, le potenze europee impegnate contro gli Imperi centrali non poterono che tirare un sospiro di sollievo per la potenza navale americana, che poteva mantenere aperte le rotte atlantiche sia per il movimento di truppe che per il rifornimento di materie prime e armamenti al Vecchio continente.
Il fronte della banconota da 2 dollari USA 1918, qui nella versione emessa dalla filiale di Boston della Federal Reserve
Gli Stati Uniti entrarono in conflitto direttamente nel 1917 e, come noto, l’armistizio pose fine alle ostilità l’11 novembre 1918. Nel frattempo il Congresso americano aveva creato il Federal Reserve System le cui banche associate erano autorizzate ad emettere moneta cartacea in base alle disposizioni della legge del 23 dicembre 1913.
Con tagli da 1 a 50 dollari, tutte queste banconote recano al fronte ritratti di presidenti degli Stati Uniti e allegorie patriottiche del commercio, dell’industria e della storia americana sul retro. Della 2 dollari USA 1918 qui illustrata, in particolare, furono stampati 67,6 milioni di pezzi e il biglietto, ribattezzato “Battleship note”, divenne celebre non solo per il dettaglio dell’incisione ma anche per quella corazzata che naviga da sinistra a destra (ossia, da ovest verso est). Si dice infatti che ciò servisse allo scopo di propagandare il fatto che l’America era impegnata a difendere la libertà in Europa messa a repentaglio dagli Imperi centrali.
Il retro della cosiddetta “Battleship note“: così venne ribattezzata la banconota per la vignetta raffigurante la corazzata USS New York (BB 34)
Al dritto del biglietto da 2 dollari USA 1918 è ritratto Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti ed eroe della Guerra d’Indipendenza del 1776. I 2 dollari 1918 della Federal Reserve tipo Battleship furono emessi a nome di dodici diverse banche (Boston, New York, Philadelphia, Cleveland, Richmond, Atlanta, Chicago, St. Louis, Minneapolis, Kansas City, Dallas, San Francisco).
Operativa nel Mare del Nord durante la Prima guerra mondiale, la USS New York si ritrovò faccia a faccia con almeno due U-Boot tedeschi e si dice sia stata l’unica nave americana ad affondarne uno, colato a picco durante una collisione accidentale nell’ottobre 1918. Più volte ammodernata, nella Seconda guerra mondiale la nave servì ancora come scorta per i convogli diretti in Islanda e Gran Bretagna nelle prime fasi della guerra.
Ingrandimento della vignetta del retro: un chiaro esempio di cartamoneta usata a scopo di propaganda politica nei confronti del resto del mondo
In seguito venne rischierata nel Pacifico per provvedere al fuoco di supporto nell’invasione di Iwo Jima. Ritornò a Pearl Harbor alla fine della guerra, quando scelta per prendere parte all’Operazione Crossroads, un test nucleare svolto su di una flotta di navi sull’Atollo di Bikini nel 1946. Sopravvisse all’esplosione e gli effetti delle radiazioni sullo scafo furono studiati per qualche anno. Venne infine affondata come bersaglio nel 1948, ma rimane nella memoria e nella storia per quell’affascinante e raro biglietto da 2 dollari USA 1918 ancora oggi così ambito da tanti collezionisti.