Non solo gli appassionati di cartamoneta conoscono le banconote di Edoardo Chiossone (1833-1898) dal momento che questo eclettico talento italiano fu autore anche di francobolli apprezzati ancora oggi in tutto il mondo e che, per il livello raggiunto dal suo talento, gli è anche stato intitolato il Museo d’Arte orientale di Genova.
Edoardo Chiossone, nato ad Arenzano (GE) il 21 gennaio 1833, è stato infatti una figura di spicco nella storia dell’arte dell’incisione e nella produzione di banconote, particolarmente noto per il suo lavoro in Giappone durante l’era Meiji. Cresciuto in un ambiente che favoriva le arti, Chiossone si formò presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, dove sviluppò le sue abilità nel disegno e nell’incisione.
Un ritratto giovanile di Edoardo Chiossone, italiano di talento celeberrimo in Giappone
Dopo aver lavorato per vari stabilimenti grafici in Europa, Chiossone fu invitato nel 1874 dal governo giapponese a dirigere l’officina carte valori imperiale di Tokyo. L’invito faceva parte della più ampia iniziativa del Giappone di modernizzare le proprie istituzioni e infrastrutture durante l’era Meiji, periodo che segnò la transizione del paese da uno stato feudale a una nazione moderna.
In Giappone, le banconote di Edoardo Chiossone rappresentano una pietra miliare nella storia monetaria del paese dato che ad esse, per la prima volta, furono applicate moderne tecniche europee di incisione che il nostro aveva perfezionato.
La sua abilità artistica e tecnica gli permise di creare banconote estremamente dettagliate e di alta qualità, che contribuirono significativamente alla stabilizzazione e alla modernizzazione del sistema monetario nipponico. Le banconote di Edoardo Chiossone non sono, tuttavia, le uniche opere realizzate per Tokyo dal poliedrico talento italiano, ma ad esse vanno aggiunti anche francobolli, ritratti dei membri della famiglia imperiale e altri documenti ufficiali.
La banconota da 1 yen Daikoku, decreto 1885, stampata su lastre ideate e incise da Chiossone
Le banconote di Edoardo Chiossone sono note nel mondo per la loro complessità e bellezza artistica, caratterizzate da intricati disegni e dettagli che rendevano difficile la contraffazione. Tra le sue creazioni più note vi sono i biglietti da 1 yen e 5 yen, che riportano elementi della cultura giapponese e ritratti di figure storiche significative.
Per quasi un quarto di secolo, Chiossone lavorò ininterrottamente e la sua influenza e il suo contributo all’arte e alla cultura giapponesi della seconda metà dell’Ottocento risultarono tali che alla sua morte, avvenuta il 11 aprile 1898, venne celebrato come uno degli stranieri più rispettati e onorati del paese.
Il biglietto in asta Da Vinci 2 del 29 dicembre visto in controluce per evidenziare la filigrana
Oggi il Museo d’Arte orientale di Genova, a lui dedicato, ospita una vasta collezione delle sue opere, testimoniando il legame profondo tra Chiossone e il Giappone, e rendendo omaggio al suo contributo duraturo nella storia dell’arte e della numismatica giapponese. La vita e la carriera di Edoardo Chiossone rappresentano un ponte culturale tra l’Italia e il Giappone, e un esempio di come l’arte possa influenzare positivamente la società e le istituzioni di un paese.
Il biglietto che qui presentiamo (Pick 22), e che viene proposto al lotto 202 dell’asta e-live di Da Vinci Aste del 29 dicembre 2024, è importantissimo dal momento che ancora oggi è considerata, fra le banconote di Edoardo Chiossone, la più famosa in assoluto.
Alcuni dei tanti francobolli ideati da Chiossone per le Poste imperiali giapponesi
Nella figura del fronte l’artista – perché tale va definito – ha voluto rappresentare Daikokuten, anche detto Daikoku, divinità di origini indiane ma che già nel VI secolo in Cina veniva adorata tra le divinità buddhiste. In Giappone è noto come il dio della ricchezza, del buon raccolto, del cibo e della fortuna, protettore delle risaie e dei campi coltivati, dall’aspetto paffuto e felice. Il suo attributo è un martello stondato, che agita per elargire i doni che tiene in un grande sacco che porta sulle spalle.
Il retro, come prassi, è invece molto semplice con un cartiglio centrale che riporta il nome della banca emittente, NIPPON GINKO, e il valore ONE YEN in inglese, oltre al classico bollo rosso di convalida.