L’asta numismatica Montenegro 23, con un catalogo di 862 lotti selezionati, invita alla partecipazione appassionati e collezionisti per due giornate di incanto, giovedì 5 e venerdì 6 dicembre 2024, presso il Novotel di Corso Giulio Cesare 338/34 a Torino.
L’asta, che sarà battuta in sala e live internet su BidInside (clicca qui) su articolerà su tre sessioni: Sessione I, giovedì 5 dicembre 2024 a partire dalle ore 14.30 (lotti 1-186); Sessione II, venerdì 6 dicembre 2024 a partire dalle ore 10.00 (lotti 187-612); Sessione III, venerdì 6 dicembre 2024 a partire dalle ore 14.00 (lotti 613-862).
Per i vostri ordini di acquisto: telefoni sala d’aste 333 5042232-33; potete inoltrare il vostro ordine di acquisto per corrispondenza, e-mail o con WhatsApp al 333 5042232-33 avendo cura di compilare in ogni sua parte il coupon che trovate al fondo del catalogo. Per concorrere all’asta telefonicamente è necessario prendere contatti con i nostri uffici.
L’esposizione dei lotti dell’asta numismatica Montenegro 23 sarà mercoledì 4 dicembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00 e giovedì 5 dicembre dalle 9.00 alle 12.30 mentre vi ricordiamo che il termine per la presentazione delle offerte pre-asta online è fissato a giovedì 5 dicembre 2024 alle ore 9.00 e che la Casa d’Aste Montenegro non effettua pratiche di esportazione per paesi UE ed extra UE.
Monete greche, romane e bizantine
Iniziamo la panoramica sull’asta numismatica Montenegro 23 dalle monete antiche presentandovi il lotto 8, una gradevole didramma di Velia del IV secolo aC, rara moneta ai tipi della testa di Atena e della lotta tra cervo e leone, con base di 150 euro. Tra i tipi più iconici del mondo classico, invece, il lotto 20, uno statere di Corinto del 387-306 aC in bello stato, raro e alla base di 220 euro. Notevole, al lotto 34, il denario augusteo a nome di Platorinus Sulpicius del 27 aC – 14 dC: rarissima, questa moneta abbina il ritratto del primo imperatore di Roma alle due figure dello stesso Augusto e di Agrippa sedute: base fissata a 300 euro. Ne servono almeno 1000, invece, per l’eccezionale miliarense leggero al lotto 53, a nome di Teodosio I (379-395), coniato a Costantinpoli, rarissimo e di splendida conservazione. Per le bizantine, invece, a voi il lotto 55, un solido di Teodosio II del 402-450 con busto elmato di fronte e figura di Costantinopoli seduta, con globo (base 400 euro).
Stato Pontificio e Città del Vaticano
Lasciando ai collezionisti il piacere di visionare le monete mondiali dell’asta numismatica Montenegro 23, passando alle coniazioni dei romani pontefici ecco al lotto 132 la piastra dell’anno X di Innocenzo X Pamphilij, moneta raffinata e rarissima meritevole di 1500 euro di base. Molto ricercata e rara anche la piastra ferrarese del 1619 per Paolo V con al rovescio san Giorgio e il drago (lotto 134): in bellissima conservazione, merita ben 3000 euro di prima offerta. Ne servono almeno 2500, invece, per la doppia in oro di Bologna al lotto 136, a nome di Alessandro VII Chigi (1655-1667): è, del resto, un esemplare di splendida conservazione oltre che rarissimo. Per il Vaticano moderno, invece, oltre a tanti esemplari da 100 lire in oro segnaliamo il lotto 152, una 10 centesimi 1938 a nome di Pio XI, una delle pochissime prodotte a causa della sopravvenuta morte del pontefice: in fior di conio, questa grande rarità parte da 2000 euro di base.
Monete italiane: una scelta di piemontesi di pregio
Ricca, anzi ricchissima la parte dell’asta numismatica Montenegro 23 del 5-6 dicembre dedicata alla monetazione italiana preunitaria: si inizia con un formidabile grosso del XII-XIII secolo per la zecca di Acqui, lotto 187, rarissimo e di alta conservazione, proposto da 1500 euro. Proseguiamo, tra le tante monete di Asti in catalogo, con il lotto 206, un rarissimo grosso bianco per Carlo d’Orleans coniato nel periodo 1447-1465, con al rovescio il patrono san Secondo: la moneta parte da una base di 1200 euro. Ricca anche la presenza di monete di Carmagnola fra cui, al lotto 235, un eccellente cornuto di Michele Antonio (1504-1528) con al rovescio san Costanzo a cavallo (base 400 euro). Un’altra zecca piemontese, Casale Monferrato, è ben rappresentata anche con monete particolarissime come il rolabasso di Carlo V imperatore (1533-1536) al lotto 279, di notevole rarità e alla base di 600 euro. E cosa dire di Ceva, rappresentata ad esempio dal rarissimo mezzo grosso di Gugliemo e Bonifacio del 1324-1326 al lotto 334? Una monetina talmente difficile da reperire al punto da meritare 2000 euro di prima offerta.
Rimanendo in Piemonte ma passando alla zecca di Cuneo, al lotto 362 è di grande rarità il terzo di gigliato per Roberto d’Angiò (1309-1343) al classico tipo del re in trono e della croce fiorata: moneta in buona conservazione per il tipo, è in catalogo a partire da 1200 euro. Non mancano particolarità, a seguire, come la contraffazione del carlino papale avignonese fatta a Desana da Delfino Tizzone nel 1583-1593 (lotto 385): spicciolo molto raro e in alta conservazione, è offerto alla base di 350 euro. Dalla zecca di Frinco ecco invece, al lotto 340 a 300 euro, un bianco del periodo consortile 1581-1601 di difficile apparizione sul mercato: si tratta solo di una delle numerose monete di questa zecca che sono in asta. Altra officina da tenere in considerazione per le sue rarità, quella di Messerano è rappresentata ad esempio dal bellissimo testone al lotto 447, a nome di Ludovico II e Pier Luca Fieschi (1521-1528), di finissimo stile e raffigurante l’aquila araldica e san Teonesto a cavallo (base 1500 euro). Una grande rarità di Montanaro, un cornuto a nome di Bonifacio Ferrero (1529-1543), è invece al lotto 489 a 1500 euro. Il nostro tour numismatico del Piemonte prosegue con Novara, mostrandovi un raro denaro scodellato di Enrico VI (XII-XIII secolo) al lotto 497 a 200 euro di base: si prosegue poi con monete di Passerano, Tassarolo e infine del capoluogo Torino. Ai lettori il piacere di visionare le emissioni delle altre zecche italiane.
Monete di Casa Savoia, Regno di Sardegna e d’Italia
La lira INSTAR OMNVUM del 1563 a nome del duca Emanuele Filiberto fa bella mostra di sé al lotto 615, splendida e molto rara, con una base di 800 euro; a seguire, Casa Savoia ci propone ad esempio una bella doppia in oro del 1791, regnante Vittorio Amedeo III, offerta in condizioni eccellenti a 2200 euro al lotto 622. Un’ampia selezione di marenghi da 20 lire precede le monete di Vittorio Emanuele III fra le quali spicca, a 4200 euro di base, l’Aratrice da 100 lire 1912, molto rara e quasi in fior di conio (lotto 658). Sfiora la perfezione anche la 20 lire Aquila araldica 1905 al lotto 668, che parte invece da 1200 euro.
Prove, esperimenti e progetti dal Regno alla Repubblica
L’ultima sezione dell’asta numismatica Montenegro 23 del 5-6 dicembre sulla quale ci soffermiamo è quella delle monete di prova e dei progetti di monetazione, nonché delle monete “per numismatici” del periodo di Vittorio Emanuele III, settore sempre di gran fascino a iniziare dal lotto 679, la bellissima 20 centesimi Donna librata, una delle sole 50 coniate nel 1928 e offerta da 600 euro. A seguire, al lotto 684, meritano almeno 3000 euro i 5 centesimi umbertini del 1900 coniati in nichelio, di gran rarità e in perfetto stato mentre il lotto 686, la coppia di lamine in argento per le 5 lire 1940-XVIII, altrettanto rara ha una base di 2000 euro. Passando alla Repubblica, infine, una prova tecnica di coniazione in acciaio con testina di donna, di grande rarità, è offerta a 300 euro di base al lotto 719 mentre al lotto 724 spicca un progetto bimetallico con facciata della Zecca in Piazza Verdi e monogramma IPZS, antenato delle 500 lire emesse dal 1982 al 2001 e offerto in fior di conio a 400 euro di base d’asta. Ultimo esemplare che vi presentiamo dall’asta numismatica Montenegro 23, nel 150° dalla nascita dello scienziato, non poteva essere che, al lotto 730, una prova da 100 lire tipo Marconi del 1974, perfetta e molto rara, alla base di 100 euro.
Arrivederci a Torino il 5-6 dicembre: vi aspettiamo!
Vi ricordiamo in chiusura di questa anteprima che le offerte per l’asta numismatica Montenengro 23 del 5-6 dicembre 2024, che si svolgerà in sala al Novotel di Torino e live su internet nella piattaforma BidInside, sono aperte e che la casa d’aste è a vostra disposizione per ogni informazione.