In tre sessioni, l’8-9 novembre 2024, si svolgerà l’asta numismatica Ghiglione 71 nel corso della quale la storica casa genovese fondata nel 1885 metterà all’incanto 1633 lotti singoli e multipli comprendenti monete classiche, di zecche medievali e moderne italiane, monete decimali, Regno e Repubblica, interessanti coniazioni straniere oltre a cartamoneta, letteratura numismatica e titoli azionari.
L’asta live si svolgerà in sala, nella sede di Ghiglione in Salita San Matteo 19/1 a Genova e attraverso il portale della casa d’aste (clicca qui). Le offerte online pre asta sono possibili invece attraverso le piattaforme DeaMoneta, BidInside e Numis24. Questo il calendario dell’incanto:
- Sessione I: venerdì 8 novembre ore 15.00 (lotti 1-628)
- Sessione II: sabato 9 novembre ore 10.00 (lotti 629-981)
- Sessione III: sabato 9 novembre ore 14.30 (lotti 982-1633)
Il termine per la presentazione delle offerte pre-asta è fissato a giovedì 7 novembre alle ore 19.00. Il prezzo di aggiudicazione sarà aumentato del 20% omnicomprensivo (Iva inclusa) per ogni lotto acquistato. Non si accettano reclami per i lotti voluminosi e per i lotti che recano l’indicazione “da esaminare”.
La visione dei lotti dell’asta numismatica Ghiglione 71 è possibile dal 4 al 7 novembre a Genova, in Salita San Matteo 19/1 (su appuntamento) e l’8 e il 9 novembre, nella stessa location,ore 9.00-13.00 e 14.30-18:00. Per informazioni info@ghiglione.it.
Monete di zecche italiane
Iniziamo la nostra selezione con una piccola moneta papale, molto rara: al lotto 16 è infatti offerto con base di 80 euro, un carlino di Clemente XI (1700-1721) per la zecca di Bologna mentre tra le numerose fiorentine in catalogo ecco, al lotto 42, un raro fiorino largo con armetta Lorenzo Corsi a 1200 euro.
Rarissima è anche un’altra moneta in oro presente in catalogo, nella fattispecie un genovino a nome di Battista Cqampofregoso (1478-1483), 30° doge della Repubblica di Genova e che, al lotto 92, è accreditato di una base di 1600 euro. Ben rappresentate, nell’asta numismatica Ghiglione 71, anche Milano e Napoli mentre a lotto 203, per la zecca di Piacenza, ecco un interessante quarantano di Ranuccio II Farnese datato 1673 e offerto dalla base di 140 euro.
Molto rara e gradevole per la patina, al lotto 223, una piastra papale dell’anno II di Innocenzo XI, quella con al rovescio la maestosa facciata di San Pietro (base 600 euro) e, tra le altre monete sotto il segno delle chiavi e della tiara, ecco al lotto 227 una pregevole piastra di Innocenzo XII, anno II-1694, con l’allegoria della Chiesa impegnata nel favorire la pace in Europa. Molto rara, ha base di 1350 euro.
Per la piccola officina monetaria di Tassarolo, il catalogo Ghiglione presenta ben due esemplari in oro, entrambi rarissimi: quello al lotto 266, un ongaro di Agostino Spinola (1604-1616), in buonissima conservazione per il tipo di moneta si vede assegnata una base di 2600 euro. Al lotto 267, ancor più bello e accreditato di 2100 euro di base, ecco invece l’ongaro del successore, Filippo Spinola (1616-1688), nitido nei dettagli e di rara apparizione sul mercato.
Casa Savoia e Regno d’Italia
È molto rara e merita 1400 euro di prima offerta una piccola, preziosa moneta in oro di Vittorio Amedeo (1773-1796): parliamo di un quarto di doppia millesimato 1786 e dall’elevata conservazione, in catalogo al lotto 296. Di eccellente conservazione, a 280 euro di base, al lotto 301 ecco quindi una 5 lire in argento di Carlo Felice per Genova, moneta di grande modulo e dai dettagli quasi perfetti.
Ricca anche l’offerta di monete di Carlo Alberto e, tra queste, spiccano le rare 10 lire oro del 1833 al lotto 325, accreditate di 1100 euro di base d’asta anche a motivo dell’elevata conservazione. A seguire, al lotto 359, una 5 lire 1860 Torino (soli 5044 pezzi coniati) a nome di Vittorio Emanuele II ancora re di Sardegna: la moneta, sebbene in media conservazione, merita 500 euro di prima offerta.
A cavallo dell’unificazione italiana, ecco al lotto 378 dell’asta numismatica Ghiglione 71 dell’8-9 ottobre una 50 centesimi coniata a Firenze, con Vittorio Emanuele II che porta il titolo di “re eletto” e che, sebbene con segni di circolazione evidenti, si presenta con una base di 800 euro. Per il suo successore Umberto I, invece, è disponibile il massimale da 100 lire oro del 1883, raro e in conservazione quasi perfetta, proposto al lotto 432 con base a 4400 euro. Da visionare con attenzione, per lo stesso sovrano, anche le monete della Colonia Eritrea.
Tra gli ori di Vittorio Emanuele III vi mostriamo le 100 lire 1933-XI, data rara di questa piccola moneta al tipo del littore andante, offerta al lotto 468 da 680 euro e, fra le tante monete in argento del “re numismatico”, vi ricordiamo le bellissime 5 lire Cinquantenario del 1911 che sono in catalogo al lotto 496 a 850 euro di prima offerta. A voi il piacere di visionare il resto dei lotti del Regno, compresi quelli multipli, ottime basi per un inizio di collezione.
Una selezione di monete estere
Rimandando ai lettori il piacevole compito di sfogliare le pagine dedicate alle monete di Repubblica, Vaticano e San Marino, passiamo alla parte dell’asta numismatica Ghiglione 71 riservata alle monete estere iniziando col mostrarvi una rara e bella 100 corone dell’Ustria Ungheria che, nel 1908, celebrava il 60° di regno di Francesco Giuseppe: soli 16.000 esemplari di tiratura per questa tipologia, e base d’asta fissata a 4000 euro. Ne merita 3000, invece, un prezioso dollaro cinese in argento, Fengtien 1903, offerto al lotto 694.
Restando nella lontana Cina di inizio XX secolo, è di ben 8000 euro la base di vendita di un altro dollaro, quello tipo Tuan Chi Jui cojn data 1924, offerto in slab NGC MS62 al lotto 731 mentre ne richiede almeno 6000 l’esemplare del Kansu, con Sun Yat Sen presidente, datato 1928 e offerto al lotto 735.
Seguono monete da tutto il mondo, ad esempio tanti esemplari di Francia e Germania, Gran Bretagna e relative colonie; per Israele, invece, ecco al lotto 877 una 100 lirot in oro del 1964, celebrativa del decennale della Bank of Israel, a 800 euro di base e, al lotto 922, un magnifico rublo dello zar Alessandro, anno 1829, in catalogo a 250 euro di base.
Monete del periodo classico
Invitando i lettori a visionare l’ampia selezione di medaglie italiane ed estere, le banconote, la parte di letteratura numismatica dell’asta numismatica Ghiglione 71, passiamo alla parte delle monete classiche che come sempre si presenta ricca di interessanti esemplari a iniziare da quello al lotto 1164, un gradevole nomos di Taranto del 280-272 a.C. alla base di 200 euro. A seguire, al lotto 1183, ecco un bel denario di Roma repubblicana coniato nel 136 a.C. a nome di L. Anteius Graguls e accreditato di 150 euro di base.
Al lotto 1215, per Adriano imperatore e datata A.17, ecco invece una suggestiva tetradracma per Alessandria sul cui rovescio campeggia la personificazione del Nilo, non comune e stimata 200 euro; bella patina verde e tipica forma quadrangolare, poi, per il sesterzio di Gordiano III (238-244) al lotto 1237, molto raro e proposto a 150 euro di prima offerta.
Concludiamo quest’anteprima dell’asta numismatica Ghiglione 71 dell’8-9 ottobre 2024, per la quale vi ricordiamo che le offerte sono già aperte, con due auree coniazioni del IV secolo: al lotto 1273 un solido di Nicomedia per Costanzo II (337-361), molto raro e a 900 euro di base, e un altro solido, ma di Valente (364-367) in catalogo al lotto 1277, coniato ad Antiochia e con identica base di vendita.