Il prestigioso catalogo dell’incanto Astarte 23 è online e le offerte sono aperte su Biddr.com: 728 lotti complessivi saranno esitati a Lugano, in Svizzera, presso l’Hotel Splendide Royal (Riva Antonio Caccia 7) il 28 e 28 ottobre 2024 in due sessioni, la prima lunedì 28 alle 14.30 (lotti 1-410) e la seconda alla stessa ora del giorno seguente (lotti 411-728). La visione delle monete dell’incanto Astarte 23 è possibile su appuntamento presso la sede di Astarte SA in Via Cantonale 1A a Lugano fino alle ore 12.00 e martedì 29 ottobre, sempre fino alle ore 12.00. Per informazioni: tel. +41 91 923 36 40; fax +41 91 922 55 74; mail info@astartesa.com.
Nell’incanto Astarte 23 presentiamo la Collezione Giovanni Maria Staffieri di monete dell’Alessandria romana (parte II), composta da 285 pezzi e la Collezione di una illustre Dama composta da piccole frazioni d’argento dell’antica Grecia databili fra il 520 e il 200 aC. Inoltre, offriamo una selezione di monete di bellissimo stile e conservazione del periodo dell’antica Grecia; alcuni esemplari vantano provenienze illustri come le collezioni Duca di Cajanello, Bement, Giuseppe De Ciccio, Albert Hugh Lloyd, Paul Tinchant, Athos Moretti e Feori Pipito.
La vendita (scarica qui il catalogo PDF) prosegue con monete della Repubblica e dell’Impero Romano, monete bizantine, sigilli e pesi, pezzi di diversi periodi storici e nazioni. Sono presenti in catalogo anche medaglie e placchette datate dal XVI al XX secolo, inclusa una raccolta di medaglie papali selezionate. Le offerte preliminari sono aperte sulla piattaforma Biddr.com cliccando qui; sulla stessa piattaforma sarà possibile partecipare live all’incanto Astarte 23. Su Biddr.com vi invitiamo anche a visionare i video che permettono di apprezzare in tutti i dettagli gli esemplari più belli dell’asta.
La Collezione di una gentildonna
I lotti da 1 a 54 dell’incanto Astarte 23 sono riservati a una categoria di monete inconsueta ma di gran fascino, le frazioni in argento coniate dalle antiche zecche greche fra la fine del VI e la fine del III secolo aC. Minuscoli, autentici capolavori di bravura incisoria che spaziano da un diobolo di Herakleia del 432-420 aC (lotto 2, 200 CHF) con Atena ed Eracle in lotta col leone nemeo a una litra della zecca di Katane del 461-450 aC (lotto 9, 400 CHF) con magnifico profilo di Sileno e fulmine alato. Seguono altre monete di notevole rarità come un obolo siracusano del 485-470 aC con profilo di Aretusa e ruota a quattro raggi (lotto 16, 200 CHF) o di esemplare bellezza come un obolo da Tarsos, Cilicia (lotto 43, 100 CHF), coniato nel 378-372 aC con duplice ritratto femminile, al dritto frontale e al rovescio di profilo (Afrodite?).
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Monete di Magna Grecia, Sicilia e Grecia continentale
Dal lotto 55 al lotto 95 troviamo monete magno greche, mentre dal lotto 96 al 137 esemplari scelti di zecche siciliane. Per la prima categoria segnaliamo una eccellente didracma di Neapolis del 275-250 aC (lotto 60, 1000 CHF) con ritratto di Partenope e toro androcefalo con Vittoria in volo e, a seguire, un altrettanto eccezionale terzo di statere per Tarentum (epoca di Cleonimus, 302 aC circa) caratterizzato da una conservazione quasi perfetta (lotto 64, 7000 CHF). La scena di Ercole col leone nemeo torna su uno statere di Eraclea del 390-340 aC dai dettagli di impressionante finezza (lotto 76, 4000 CHF) mentre la zecca di Metapontion ci riserva un terzo di statere in oro del 302 aC con il volto della Nike quasi frontale, dal realismo e dai dettagli portati all’estremo (lotto 82, 12.000 CHF). Altro ritratto frontale di rara bellezza è quello su uno statere in argento della polis di Kroton del 400-325: si tratta del volto di Hera Lakinia, abbinato con al rovescio un Eracle seduto dalla perfetta anatomia (lotto 91, 4000 CHF). Di grande eleganza anche uno statere di Terina databile al 420-400 aC al cui rovescio una figura di Nike seduta con caduceo sfiora la perfezione (lotto 95, 1500 CHF). Attraversando lo stretto e passando alle monete siciliane dell’incanto Astarte 23 del 28-29 ottobre eccoci a Kamarina con una tetradramma del 425-405 aC, non perfetta ma di notevole rarità (lotto 104, 5000 CHF) e quindi al “capolavoro dei capolavori” della numismatica classica, la decadramma siracusana incisa in origine da Kimon: l’esemplare in catalogo non è firmato ma risale al 407-400 aC ed è rarissimo e magnifico (lotto 122, 30.000 CHF).
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Altrettanto preziosa e rara, poco prima in catalogo, è una tetradramma per Naxos ai tipi del profilo di Dioniso e del Sileno: coniata attorno al 415 aC, è un capolavoro di incisione e armonia estetica (lotto 112, 30.000 CHF); per rarità, tuttavia, dobbiamo anche segnalare l’emistatere in oro di Siracusa del 215-214 aC circa – il quarto esemplare noto! – con ritratto di Persefone e fulmini alati (lotto 137, 10.000 CHF). Dal lotto 138 al 205 monete dalla Grecia continentale a iniziare da uno statere di tipo alessandrino coniato ad Amphipolis nel 325-319 aC (lotto 241, 2000 CHF) di magnifico stile per proseguire conuna tetradramma del 200 aC circa di zecca incerta (Amaseia o Sinope?) che spicca non solo per l’estrema rarità, ma soprattutto per l’eccezionale e realistico ritratto di Mitridate III (lotto 168, 10.000 CHF). Ci corre quindi l’obbligo di presentarvi due monete cartaginesi d’eccezione: la prima è uno statere di superbo stile coniato in oro nel periodo 350-320 aC (lotto 199, 5000 CHF) mentre la seconda è un esadramma del 264-241 aC con Tanit e al rovescio, il classico cavallo ma sormontato da disco solare con serpenti. Moneta di assoluta rarità, battuta con coppia inedita di coni, è abbellita da una delicata patina (lotto 202, 35.000 CHF).
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Roma Repubblica, Impero e monete provinciali
Anche Roma nelle sue varie fasi storiche è ben rappresentata nell’incanto Astarte 23 del 28-29 ottobre 2024: invitandovi a visionare i numerosi denari repubblicani in catalogo, per la fase arcaica segnaliamo un maestoso asse fuso in bronzo del 265 aC circa con doppia testa di Roma (lotto 206, 800 CHF) mentre fra le emissioni provinciali è impossibile non citare il medaglione, unico e inedito, a nome di Settimio Severo del 193-211 con Eracle in lotta col leone nemeo, un soggetto senza tempo reso qui con magnifico stile (lotto 543, 5000 CHF). Due lotti in evidenza fra le monete imperiali e il primo è un eccellente aureo di Tito come cesare, coniato sotto Vespasiano nell’anno 76, ai tipi del ritratto laureato e della giovenca (simile a una celebre scultura di Mirone) che si ispira ai precedenti aurei augustei con il toro (562, 8000 CHF). Segue un bellissimo sesterzio di Marco Aurelio coniato nel 171-172 con al rovescio la scena della adlocutio alle truppe (lotto 565, 2000 CHF).
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Dalla Collezione Staffieri di monete romane di Alessandria
Una raccolta di notevole interesse e varietà, quella di monete alessandrine di Giovanni Maria Staffieri, che nel catalogo dell’incanto Astarte 23 di Lugano copre ben 285 lotti; iniziamo segnalando l’estrema rarità di un diobolo di Vitellio dell’anno 69 (lotto 287, 1200 CHF) e la finezza di una tetradramma con ritratti di Adriano e Sabina del 128-129 coniata in occasione del “Grand tour” imperiale nelle province d’Oriente (lotto 336, 400 CHF). Non alla consorte, bensì al favorito di Adriano, Antinoo, è dedicata invece una dracma alessandrina del 136-137 (lotto 355, 500 CHF) che proviene dalle collezioni di Giovanni Dattari e Piero Beretta; risale al 143-144, a seguire, un’altra affascinante dracma a nome di Antonino Pio dal mitologico rovescio: Eracle, nudo e glabro, tiene per le corna con le mani la cerva cerinea, piegata a terra (lotto 381, 1500 CHF). Proseguiamo nella selezione di alessandrine con un pezzo non raro, ma di conservazione eccellente, una tetradramma a nome di Gallieno del 264-265 al classico rovescio della Tyche seduta con timone e cornucopia (lotto 489, 70 CHF) e concludiamo presentando la rarissima tetradramma del 270-272 con ritratti di Zenobia e Selene coniata sotto Valabato (lotto 507, 500 CHF).
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Monete italiane, medaglie papali e placchette nell’incanto Astarte 23
A conclusione di questa anteprima alcuni highlight sulla monetazione italiana e la parte medaglistica: iniziamo con la doppia sabauda coniata a Torino nel 1583 sotto il duca Carlo Emanuele I, molto rara (lotto 605, 3000 CHF) e proseguiamo con una moneta di estrema rarità dalla piccola zecca di Gazoldo degli Ippoliti, un eccezionale cavallotto al tipo genovese risalente al periodo 1591-1596, notevole anche per lo stato di conservazione (lotto 611, 5000 CHF). Due coniazioni auree in evidenza nel seguito di questa sezione: la prima è una bella doppia milanese di Filippo II di Spagna con data retrograda, 9851 invece che 1598 (lotto 619, 1000 CHF) mentre la seconda è un piacevolissimo saluto angioino in oro coniato nel 1266-1285 a Napoli, perfettamente dettagliato e leggibile (lotto 623, 2500 CHF).
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Anche l’arte di Pisanello, infine, è ben rappresentata nel catalogo dell’incanto Astarte 23 del 28-29 ottobre: è dedicata all’architetto Domenico Fontana, ad esempio, una bella medaglia del Poggini risalente al 1589 che celebra i tre architetti eretti da lui a Roma (lotto 635, 700 CHF) e, a seguire, è opera del Soldani una grande fusione in bronzo del 1685 per il granduca di Toscana Giangastone de’ Medici con magnifica allegoria in cui la Virtù giuda il giovane principe lontano dalla frivolezza (lotto 642, 400 CHF). Tra le tante medaglie papali in vendita, iniziamo con un prezioso riconio Hamerani della coniazione a nome di Urbano VII (papa solo dal 15 al 27 settembre 1590) avente al rovescio il candelabro ebraico a sette braccia, molto rara e in perfette condizioni (lotto 649, 300 CHF); a seguire, segnaliamo – di estrema rarità – un esemplare in argento di Gregorio XVI, anno 1835, per il completamento della deviazione dell’Aniene a Tivoli, una perfetta medaglia straordinaria in argento di massimo modulo (lotto 684, 1500 CHF). Ultime due medaglie di questa selezione sono un altro massimo modulo in bronzo di estrema rarità, quello per la fuga a Gaeta di Pio IX nel 1848 (lotto 689, 3000 CHF) e, sempre per papa Mastai Ferretti, un eccezionale esemplare in argento del 1851 per il restauro dell’altar maggiore di San Giovanni in Laterano (lotto 693, 1500 CHF). Ai collezionisti il piacere di visionare tutti gli altri lotti dell’incanto Astarte 23.