La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte è un’istituzione privata non profit sorta a Milano nel 1995 per volontà di Franco Cologni, che ne è il presidente. Promuove una serie di iniziative culturali, scientifiche e divulgative per la tutela e diffusione dei mestieri d’arte, inclusi quelli legati alla monetazione e alla medaglistica. Ad esempio, la Fondazione Cologni ha promosso nel 2000, per i tipi de Il Saggiatore, l’edizione del libro di Roberto Martucci L’incisore di monete. Mestiere d’arte.
La Fondazione Cologni Mestieri d’arte, dal 1995, promuove e valorizza i più diversi talenti legati al “saper fare” in Italia, competenze artigiane e artistiche importantissime da preservare
A cadenza biennale la Fondazione Cologni assegna inoltre i premi MAM Maestro d’arte e mestiere in categorie che spaziano dall’Impresa dei mestieri d’arte (destinato a realtà specializzate nelle lavorazioni artigiane) al Patrimonio (per collezioni aperte al pubblico e focalizzate su opere di alto artigianato) fino ai settori della comunicazione e della tutela e promozione dei mestieri d’arte stessi. C’è poi la categoria La regola del talento che assegna riconoscimenti a scuole pubbliche e private vocate alla formazione nei settori dell’alto artigianato e delle arti.
Assegnati i premi MAM Maestro d’arte – Sostenitori 2024
Domenica 29 settembre a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini, tra le personalità insignite del premio MAM Maestro d’arte e mestiere – Sostenitori c’è stata anche Rosa Maria Villani, coordinatrice e docente della Scuola dell’arte della medaglia di Roma, l’istituto formativo di eccellenza della Zecca di Stato nato nel 1907.
Con Rosa Maria Villani sono stati insigniti del riconoscimento speciale nomi di spicco fra i quali Maurizio di Robilant (fondatore nel 1984 della prima branding agency italiana), Filippo Guarini (dal 2005 direttore del Museo del tessuto di Prato) e Csaba dalla Zorza (nota protagonista di programmi tv dedicati a cucina e stile).
Rosa Maria Villani firma il libro d’oro del premio MAM Maestro d’arte e mestiere che le è stato conferito per la sua attività in Zecca e SAM e la collaborazione con al Fondazione Cologni
Visibilmente commossa Rosa Maria Villani, anche per il fatto di aver incontrato alcuni ex allievi della SAM all’interno della mostra Homo Faber ai banchi da lavoro di Cartier e Montblanc. La Scuola, con gruppi di lavoro selezionati tra i borsisti, dal 2016 crea infatti l’oggetto premio, studiato con la Fondazione Cologni, sotto forma di un medaglione d’arte che, in ogni edizione, cambia nel design e nel rilievo ma non nella forma.
Fra i premiati di quest’anno vi è stato nel settore metalli anche Vincenzo (Enzo) Rosato, artista, scultore e artigiano che ha insegnato Disegno dal vero, Modellazione tridimensionale e Formatura alla Scuola dell’arte della medaglia dal 1996 al 2018. Nel 2016, invece, fu il maestro Laura Cretara a ricevere il riconoscimento per la sua eccezionale carriera di creativa e di docente.
Dal 2016 la Fondazione Cologni ha inserito Rosa maria Villani nella Commissione del premio MAM. A partire dalla mostra in Triennale del 2002 sul mestiere dell’incisore fino ad oggi la SAM e la fondazione hanno realizzato insieme molti progetti, ad esempio in occasione di Expo Milano 2015, fino alla partecipazione con due saggi di Alessandra de Nitto e di Alberto Cavalli al libro Scuola dell’arte della medaglia. Una storia attuale.
Risale al 2000 l’edizione di questo volume di Roberto Martucci con saggi di Laura Cretara e Rosa Maria Villani sull’incisore di monete, “mestiere d’arte”
Rosa Maria Villani, una lunga carriera tra la Zecca e la SAM
Rosa Maria Villani, premio MAM Maestro d’arte e mestiere – Sostenitori 2024, è laureata in Storia dell’arte alla Sapienza e ha conseguito due master, in Marketing communication e in Didattica museale. Dal 1991 è in Zecca come incisore bozzettista e dal 1993, oltre all’attività presso le produzioni d’arte della Zecca, ha iniziato a collaborare con Laura Cretara, già sua docente alla SAM e coordinatore dei settori artistici della Zecca. Dal 2001 ha iniziato l’attività didattica in SAM, curando un nuovo corso di Restauro di oggetti a carattere numismatico.
Nel 2005 è stata nominata dal Poligrafico e zecca dello Stato italiano coordinatore della scuola e curatore scientifico del Museo della Zecca, ruolo che ha ricoperto fino al 2015. Dal 2023 è ritornata alla didattica con seminari e il corso di Restauro. Cura l’organizzazione della SAM e la direzione artistica dei progetti speciali, sia nel contesto della didattica sia rivolti alle attività produttive e alla ricerca creativa di prodotto.
Ha inoltre curato ricerche e restauri e ha approfondito la storia delle tecniche artistiche, la storia della Scuola e della Zecca, dell’archeologia industriale, e del rapporto fra arte e mestieri d’arte in relazione alla produzione manifatturiera, in numerose pubblicazioni, docenze esterne e convegni.
Rosa Maria Villani è stata anche curatrice anche di mostre fra cui “Una scuola d’arte nella fabbrica delle monete 1907-2007. Arte, tecniche e storie al Vittoriano in Roma, nel 2007, con Laura Cretara e Silvana Balbi de Caro, e Ars Metallica. La materia, la forma e la creatività contemporanea. 110 anni della Scuola dell’arte della medaglia”, rimasta aperta dal 2018 al 2021 presso lo storico edificio della Zecca di Via Principe Umberto a Roma, di cui ha curato progetto scientifico e direzione artistica con l’architetto Luca Ruzza.
I premi MAM Maestro d’arte e mestiere 2024 sono stati consegnati a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini: il medaglione premio è stato ideato e creato dalla SAM
In questi anni, grazie a Laura Cretara Prima e a Roma Maria Villani, la SAM si è evoluta riuscendo a conservare sia la sua identità originaria di “bottega delle arti” per eccellenza sia inserendo una serie di nuove discipline formative basate su tecnologie e strumenti innovativi.
Fa piacere che il premio MAM Maestro d’arte e mestiere – Sostenitori a Rosa Maria Villani, dunque, sia non solo un meritato riconoscimento alla persona, ma anche un omaggio a una scuola e ad settore, quello della monetazione e della medaglistica, che in Italia ha radici antiche e nobili e che deve, anche in prospettiva futura, essere sviluppato e rafforzato proprio per il suo esemplare valore culturale.
