di Roberto Ganganelli | Scriveva nel 2010 il cardinale Carlo Maria Martini – ad introduzione del Codex Pauli, opera dedicata all’Apostolo delle Genti nel bimillenario della nascita di san Paolo – riferendosi agli Atti degli Apostoli: “La cristianità primitiva ci ha lasciato un racconto sui primi sviluppi del movimento cristiano. Citato verso il 180 dagli Atti dei Martiri di Lione e dalla Epistula Apostolorum, esso è menzionato nel Canone Muratoriano (seconda metà del II secolo) sotto il titolo di Acta omnium Apostolorum e ne viene indicato anche il nome dell’autore, cioè Luca.
Il titolo usuale del libro è Atti degli Apostoli. Tale titolo non gli è stato però attribuito dall’autore, che aveva concepito questo libretto come la seconda parte di un’opera complessiva sulle origini cristiane”. E ancora: “Il libro è posto così sotto il segno della continuità: tra Antico e Nuovo Testamento, tra attività del Cristo e vita delle Chiese; tra Israele e la Chiesa, tra i giudeo-cristiani e i pagani convertiti. Garante invisibile ma sempre operante di questa continuità è lo Spirito. Nella predicazione universale del Vangelo ai pagani le profezie messianiche trovano il loro pieno adempimento, e si mostra così l’unità e la continuità del disegno divino di salvezza.
Tuttavia lo scopo che si prefiggeva l’autore era certamente quello di comunicare importanti valori dottrinali e un autentico messaggio, valido per ogni tempo. Per avere un quadro sintetico degli elementi dottrinali presenti negli Atti, bisogna partire dall’evento centrale da cui ha origine tutto il movimento cristiano, cioè la risurrezione di Cristo.
Gesù glorificato costituisce l’oggetto della fede della Chiesa, e la predicazione ha appunto lo scopo di mostrare che egli è il Messia predetto dalle Scritture, colui che è stato costituito giudice dei vivi e dei morti, il Figlio di Dio. Soltanto per la fede in lui e per il battesimo nel suo nome è possibile ottenere la salvezza e il perdono dei peccati .
Centrale è pure il ruolo dello Spirito Santo che pervade con la sua presenza e il suo influsso tutta la vita e l’espansione della Chiesa primitiva. La manifestazione fondamentale dello Spirito si ha nella Pentecoste, che rappresenta per la dottrina sullo Spirito un po’ quello che la risurrezione rappresenta per la cristologia.
Nella presenza, tra i testimoni della Pentecoste, di molti che rappresentano i principali popoli allora conosciuti si manifesta la vocazione universale della Chiesa e si realizza la sua missione di essere un segno di unità tra i diversi popoli”.
Queste poche frasi lasciano intuire quale carica dottrinale gli Atti degli Apostoli contengano in sé ed è per questo che l’Ufficio Filatelico e Numismatico ha deciso di dar inizio in questo 2018 un nuovo ciclo di emissioni di monete in oro da 20 e 50 euro dedicato agli Atti, il quinto libro del Nuovo Testamento che racconta ciò che accadde dopo la resurrezione di Gesù.
Dopo la dedica a Teofilo e il racconto dell’ascensione di Cristo, gli Atti degli Apostoli narrano la vita della Chiesa di Gerusalemme (capitoli 1-5), le prime missioni (6-12), la vita della Chiesa di Antiochia e la missione di Barnaba e Paolo (13-14), il Concilio di Gerusalemme (15), i viaggi di Paolo (16-21), il suo arresto e la prigionia (22-28) fino all’arrivo a Roma.
Al 20 euro in oro, realizzato dall’artista Orietta Rossi, è affidato il compito di raffigurare l’Ascensione di Gesù al cielo; quando la sua presenza terrena si conclude definitivamente e il suo corpo, alla presenza degli apostoli, si unisce fisicamente al Padre. L’Ascensione, con le parole di papa Francesco, “non indica l’assenza di Gesù, ma che Egli è vivo in mezzo a noi in modo nuovo e ci chiede di avere occhi e cuore per incontrarlo, per servirlo e per testimoniarlo agli altri”.
La Rossi gioca tutta l’espressione della sua arte, in questo caso, sulle diagonali – in primo luogo, ovviamente, quella ascendente della figura del Cristo – modellando un Gesù che si solleva in cielo con leggerezza mentre la mano del Padre, appena accennata, prelude lungo il bordo alla riunione con il Figlio unigenito.
Diverse, poichà profondamente umane, le reazioni dei tre discepoli posti in basso dall’artista: se l’uno rivolge con fede lo sguardo in alto, un secondo ci appare quasi sgomento e il terzo, infine, perde i sensi di fronte alla manifestazione della Divinità. Felice l’idea di conferire un impianto non simmetrico nè regolare anche al valore 20, alla parola EURO e alla porzione di bordo che ospita l’iscrizione CITTA’ DEL VATICANO. Nella sua forma canonica, invece, lo stemma del santo padre a completare una moneta davvero suggestiva.
Suggestiva e bella come la 50 euro in oro, opera invece di Daniela Longo, che raffigura con una complessa scena la Pentecoste, la solennità religiosa che celebra la discesa dello Spirito Santo sotto forma di lingue di fuoco, sugli Apostoli e sulla Vergine riuniti nel Cenacolo.
Come il vento impetuoso cambia la realtà e la natura, lo Spirito Santo, ha affermato il papa nell’omelia per la Messa di Pentecoste, è la forza divina che cambia il mondo, “cambia i cuori e cambia le vicende”.
Daniela Longo conferisce ad una scena intensa e corale – tutt’altro che semplice da interpretare – un equilibrio ed un potere evocativo evidente per quanti conoscono la monetazione pontificia dei secoli d’oro: come non rievocare, di fronte a questo capolavoro in moneta millesimato 2018, infatti, la rarissima piastra per Montalto voluta da Sisto V nel 1588? Anche lo stemma di papa Bergoglio viene sagomato, impreziosito, come pure le chiavi assumono un piacevole gusto sei-settecentesco.
Queste le caratteristiche tecniche delle due monete, entrambe emesse dall’UFN del Governatorato il 4 ottobre: 20 euro | Titolo: Au 917/1000 | Bordo circolare: zigrinato fine | Versione: fondo specchio (proof) | Coniazione: IPZS (Italia) | Diametro: 21 mm | Peso legale: 6 g | Scultore: Orietta Rossi | Incisore: Valerio De Seta | Tiratura: 1.700 esemplari | Prezzo: 330,00 euro. 50 euro | Titolo: Au 917/1000 | Bordo circolare: zigrinato fine | Versione: fondo specchio (proof) | Coniazione: IPZS (Italia) | Diametro: 28 mm | Peso legale: 15 g | Scultore: Daniela Longo | Incisore: Mariangela Cassol | Tiratura: 1.500 esemplari | Prezzo: 824,00 Euro.