Nonostante il proliferare delle risorse digitali – non sempre complete o attendibili, va detto – che permettono ai collezionisti di informarsi sul valore commerciale delle monete e delle banconote in loro possesso, un buon catalogo da sfogliare resta sempre uno strumento essenziale per coltivare la passione numismatica.
Ecco perché Unificato ha voluto concentrare in uno solo volume a colori di oltre 350 pagine una serie di settori collezionistici che in Italia vanno per la maggiore, dalle monete del Regno di Sardegna e d’Italia a lire ed euro della Repubblica, del Vaticano e di San Marino, senza contare la cartamoneta italiana.
Disponibile in spedizione da questo mese (clicca qui per accedere al sito di Unificato) il nuovo catalogo prezziario segue la filosofia da anni portata avanti nelle pubblicazioni della casa editrice milanese: fornire volumi agili, dal prezzo abbordabile (32 euro, in questo caso) e in grado di orientare gli appassionati in maniera semplice e completa.
Le centinaia di foto a colori permettono così non solo di riconoscere e apprezzare monete e banconote, ma anche di orientarsi fra le confezioni in cui le serie divisionali e le emissioni commemorative sono state presentate dalle rispettive autorità statali. A coordinare l’impostazione di questa ventunesima edizione del catalogo Unificato dedicata all’area italiana Luca Alagna e Stefano Esperti, con i quali hanno collaborato numerosi numismatici professionisti.
Il catalogo si apre con le monete di Regno di Sardegna e il Regno d’Italia, per affrontare poi le monetazioni di Italia (post 1946), Vaticano (dal 1929) e San Marino (sia la monetazione antica che quella moderna e gli scudi in oro). Segue la sezione della cartamoneta che comprende non solo i biglietti di banca, ma anche i biglietti di Stato e i buoni di cassa, per proseguire con due “settori” interessanti – le Am-lire e l’AOI – e concludersi con gli euro.
Intelligente la scelta di riunire, da parte di Unificato, le monetazioni in euro con quelle in lire nel tentativo di riportare attenzione e interesse anche su queste ultime che, pur ricche di belle monete e di tipologie rare o non comuni, negli ultimi anni hanno visto un ridimensionamento della platea di appassionati.