Dopo i positivi risultati del primo incanto dell’11 gennaio (leggi qui l’articolo), domenica 3 marzo l’appuntamento per gli appassionati di monete è con Young Collectors 2, una nuova e interessante asta con un catalogo ricco soprattutto di monete classiche. Fra i 749 esemplari proposti, infatti, 292 sono di area greca e 226 sono afferenti al mondo romano.
Si conferma la filosofia delle vendite Young Collectors: non esistono solo le grandi rarità e le monete in eccellente conservazione; al contrario, come è da sempre – anche se questa linea di collezionismo è stata un po’ messa in ombra negli ultimi anni – esistono monete “per tutti” che uniscono ad una lunga storia e alla bellezza i segni di una esistenza millenaria, quel fascino del vero che ci dà il senso di quanto abbiano vissuto, circolato, siano state parte della civiltà umana e del suo sviluppo.
Ciò che caratterizza l’asta live di domenica 3 marzo – inizio alle ore 16.00 su Biddr.com, possibilità di inviare pre offerte fino a poco prima della messa all’asta di ogni singolo lotto – sono in primo luogo le basi d’asta simboliche, appena 5 franchi svizzeri, e poi la presenza di un nutrito numero di libri – tra i quali 58 sulla monetazione greca e 29 su quella romana – senza contare libri, storici cataloghi d’asta e listini. Ma ecco per voi una selezione di esemplari dalla vendita live Young Collectors 2, tra i 749 che attendono solo le vostre offerte.
Per prima vi presentiamo una moneta di Metapontum, un gradevole nomos del 330-290 aC con testa quasi frontale di Demetra e al rovescio una spiga al lotto 8: un tipo monetale elegante e simbolico, che ci racconta di un’antica terra ricca di messi e del culto verso la dea delle messi. Per chi invece ha un debole per Alessandro Magno, sono tante le monete presenti in catalogo e col suo celebre ritratto con pelle leonina: ad esempio, al lotto 38 una tetradramma postuma del 315-294 aC coniata ad Anphipolis.
Dal lotto 79 al lotto 86 ecco invece una serie di “civette” di Atene, ossia di tetradramme al tipo di Atena e del suo animale simbolo: si tratta di monete assurte a simbolo stesso dell’epoca d’oro della Grecia classica come, ad esempio, l’esemplare al lotto 80, del 449-420 aC, ben definito in tutti i dettagli e che presenta una tacca di saggio praticata in epoca antica per accertarne l’autenticità. Viene invece dal Regno di Macedonia, da Miletos, il lotto 118: un bronzo del 323-319 aC a nome di Philippos III Arrhidaios con profilo diademato di Apollo e, sul rovescio, un elegante cavaliere al galoppo con lancia e labaro.
Dalle divinità alla natura, l’universo dei simboli sulle monete greche è sterminato: sull’esemplare al lotto 136, ad esempio, la clava e la pelle di leone di Eracle sono circondate da spighe sul dritto mentre il rovescio è dedicato a un grappolo d’uva matura coi suoi pampini. Si tratta di una dracma cistoforica della zecca di Tralleis del 166-160 aC. Rimanendo geograficamente nel mondo greco, passiamo in Pisidia dove dalla zecca di Selge ci giunge un piccolo, intrigante obolo con Gorgone frontale e Atena di profilo: siamo al lotto 158, e la moneta risale al 350-300 aC.
La temibile Gorgone la ritroviamo poi al lotto 189, su un piccolo bronzo di Mallos, in Cilicia, del 330-300 aC: in questo caso è ritratta sul rovescio, mentre al dritto campeggia il dio Pyramos. Anepigrafe su entrambe le facce, delimitate da un cerchio di perline, è invece la moneta al lotto 214, un obolo di zecca incerta della Cilicia risalente al IV secolo aC con ritratto maschile coronato e al rovescio la parte anteriore di un Pegaso.
Vi invitiamo a visionare, nel catalogo Young Collectors 2 dell’asta live del 3 marzo alle ore 16.00, anche le belle monete dei Seleucidi: qui vi mostriamo il lotto 258, una tetradracma del 113-112 aC circa con suggestivo ritratto del sovrano Antiochos IX Philopator e Atena stante, con iscrizioni, sul rovescio. E per tornare alle origini della moneta occidentale ecco il lotto 278, un siclo del V secolo aC databile tra i regni di Dario I e Serse II.
Sfogliando la parte delle ben 130 monete provinciali romane, per prima ci piace mostrarvi quella al lotto 300, un piacevole bronzo della zecca di Neocaesarea risalente al periodo di Treboniano Gallo, 251-253 mentre al lotto 322 ecco un altro bronzo non privo di fascino, coniato a Stratonicea sotto l’imperatore Traiano, fra il 98 e il 117.
Al biennio 217-218, quello di Diadumeniano come cesare, risale invece il lotto 335: moneta battuta nella zecca di Apameia, abbina al ritratto imperiale la Tyche stante con timone e cornucopia. È invece a nome, e con ritratto, di Salonina Augusta moglie di Gallieno un altro bronzo, stavolta dalla Panfilia: si tratta del lotto 372, coniato nel 254-268 dalla zecca di Aspendos.
Davvero particolare, al lotto 400 dell’asta Young Collectors 2, una moneta in bronzo o oricalco a nome di Caracalla, periodo 198-217, dall’officina monetaria di Ancyra, nella regione della Galatya: al ritratto imperiale si abbinano infatti due urne usate come premi in gare sportive con, all’interno, i rami di palma della gloria e della vittoria. E concludiamo questa sezione con il lotto 416, un bronzo di Gordiano III del 243-244 battuto a Caesarea-Eusebeia, in Cappadocia, con sei spighe di grano in un contenitore al centro del rovescio.
La sezione propriamente imperiale del catalogo Young Collectors 2 si apre con il lotto 426, un asse dedicato al Divo Augusto da Tiberio negli anni 22/3-30: il ritratto del fondatore della potenza romana è radiato mentre, sul rovescio, campeggia un altare dalle porte chiuse. Tanti anche i denari in argento fra i quali scegliere, come quello di Caracalla del 213-217 al lotto 454 che raffigura sul rovescio la Venus Victrix, la Venere vincitrice.
Il fascino dei ritratti imperiali romani in moneta lo troviamo in molti esemplari, fra i quali un antoniniano di Postumo del 268 circa coniato a Treveri (lotto 470): sul dritto, infatti, l’imperatore ha la classica corona radiata presente su questi nominali e spiccano sul volto la barba e i capelli fluenti. Tutt’altra acconciatura e tutt’altro stile per il ritratto di Licinio sul nummo coniato a Ostia nel 312-313 e offerto al lotto 494: una moneta affascinante che ha al rovescio il Sol Invictus.
Lasciandovi il compito di prendere in esame le monete bizantine, l’offerta di sigilli, tessere e pesi, la miscellanea di monete e medaglie mondiali passiamo all’altra sezione importante dell’asta Young Collectors di domenica 3 marzo alle ore 16.00, ossia i libri e i cataloghi di numismatica.
Dal lotto 580 al lotto 586, ad esempio, ecco sette volumi della collana Coin Hoards della Royal numismatic society britannica; a seguire, invece, ai lotti 606-607 due volumi del catalogo di monete greche del British museum di Londra. Tutti da scoprire gli altri titoli, fra volumi ben noti e un’interessante miscellanea di fascicoli sulla numismatica greca.
Per quanto riguarda le monete romane, fra gli studi in catalogo troviamo ai lotti 646-647 due volumi dedicati al ripostiglio della Venera, mentre a lotto 652 un “classico” di Franco Panvini Rosati, ossia I tetrarchi. Arte e moneta. Fra i libri di numismatica medievale e moderna segnaliamo invece Oselle veneziane. La raccolta della Banca popolare di Vicenza (lotto 668), Monetazione del Patriarcato di Aquileia di Giulio Bernardi (lotto 672) e Monete della Sardegna di Enrico Piras (lotto 691).
A completare il catalogo, alcune pubblicazioni dedicate alla medaglistica e una selezione di cataloghi d’asta e listini, alcuni dei quali risalenti a molti decenni or sono e dunque preziose fonti per un approccio organico alla numismatica da parte di chiunque voglia diventare cultore di questa meravigliosa disciplina.