Per la serie Eccellenze italiane è la volta di Ducati, marchio motociclistico noto in tutto il mondo, a finire su tre monete da 5 euro in argento e a colori
di Antonio Castellani | Era il 15 gennaio 1924 quando Adriano Ducati (1853-1927) riusciva per la prima volta a collegarsi con una radio a onde lunghe auto costruita, dalla sua casa di Bologna, con gli Stati Uniti d’America. L’eccezionale risultato valse all’inventore la Croce di Cavaliere della Corona d’Italia.
L’azienda nacque nel 1926 per volontà dell’ingegnere Antonio Ducati (1853-1927), padre di Adriano, con il nome di Società Scientifica Radiobrevetti Ducati (SSR Ducati), specializzata nella ricerca e produzione di tecnologie per le comunicazioni radio.
Dopo gli anni difficili della Seconda guerra mondiale, si avvertì la necessità di rilanciare l’azienda realizzando nuove produzioni; fu così che su richiesta dell’IRI, nel 1946, nacque il reparto motociclistico, per produrre su licenza il Cucciolo, un motore monocilindrico di 48 cc con cambio a due velocità da applicare come propulsore ausiliario ad una bicicletta. Fu un successo e da allora, modello dopo modello, il marchio Ducati è diventato sinonimo di italianità su due ruote.
È per questo – per il gatto di essere da decenni un’eccellenza italiana, che il MEF e il Poligrafico e zecca dello Stato italiano hanno deciso di dedicare alla Ducati non una, ma tre monete in argento da 5 euro con finiture a colori.
Trentadue millimetri di diametro per diciotto grammi di peso, titolo 925 millesimi, le tre monete entrano rombando nella collezione numismatica italiana 2024 modellate da Antonio Vecchio che al dritto ha modellato una veduta aerea dello stabilimento storico Ducati di Borgo Panigale, in provincia di Bologna, così come era nel 1935 e su cui si evidenzia, in alto a destra, il logo Ducati. Nel giro, la scritta REPUBBLICA ITALIANA.
Sui tre rovesci altrettanti modelli celebri della casa motociclistica emiliana: il Cucciolo, per l’appunto, poi la Ducati 916 prodotta fra il 1994 e il 1998 e infine la Panigale, autentico must per gli appassionati “messa in pista” nel 2014 e tuttora in produzione, in versioni sempre aggiornate.
Non sappiamo ancora, al momento della chiusura di questo articolo, se come già per la maison Armani nel 2023 anche a Ducati sarà affiancata una moneta in oro: vi terremo informati. Allo stesso modo non sono ancora noti contingenti di produzione, prezzi e date di emissione. Il tutto, probabilmente, sarà svelato dopo la World Money Fair di Berlino che si terrà dal 2 al 4 febbraio.
Le tre monete sono anche un omaggio al fatto che proprio nel 2023, per la prima volta nella sua storia in MotoGP, Ducati ha vinto due titoli piloti consecutivi con Francesco Bagnaia (ne aveva vinto un altro nel 2007 con Casey Stoner). Inoltre, lo scorso anno, per la quarta volta consecutiva e la quinta nella sua storia in MotoGP, ha vinto il Campionato costruttori nella classe regina.