Monete classiche e medievali, tessere, gettoni e reperti archeologici per il primo incanto live dell’anno di Artemide Kunstenauktionen: un totale di 1040 lotti scelti per i collezionisti
informazione pubblicitaria | Artemide Kunstenauktionen presenta l’incanto live numero 31 che si svolgerà il 3 e 4 febbraio, in due sessioni entrambe con inizio alle ore 15.00. Saranno 1040 i lotti di monete e medaglie antiche e moderne da tutto il mondo che la casa viennese propone ai collezionisti che possono sfogliare il catalogo completo sia nel sito di Artemide Aste che su quello di Artemide Kunstenauktionen che, infine, sulla piattaforma DeaMoneta per sottoporre le loro offerte preliminari e partecipare anche live previa registrazione gratuita. Le offerte preliminari tramite i cataloghi verranno accettate fino alle ore 14.00 di sabato 3 febbraio 2024.
Monete dal mondo greco
Iniziamo questa presentazione con qualche chicca dall’ampia scelta di monete greche in catalogo, più esattamente dal lotto 25 che presenta un bel nomos di Tarentum del 302-280 aC ai tipi del cavaliere e di Phalantos sul delfino alla base di 150 euro; a seguire, al lotto 47, un piacevole statere incuso di Metapontum del 510-470 aC con doppia spiga è proposto a 200 euro di stima.
Sempre incuso, ma per Kroton e risalente al 480-430 aC è lo statere al lotto 73, fine nello stile del tripode sacrificale abbinato a un elegante uccello palustre, alla base di 300 euro. Ne merita invece 1200 una rara coniazione punica per la zecca di Entella, una tetradracma del 300-289 aC con testa di Eracle con pelle leonina e, al rovescio, una bellissima protome di cavallo (lotto 91).
Nell’ampia scelta di monete greche dell’asta Artemide Kunstenauktionen e-live 31 anche tanti, affascinanti esemplari in bronzo: ne è un esempio il lotto 106, un tetras di Katane del 405-402 aC con testina di Amenanos e fulmine alato, impreziosito da una bella patina e proposto a 40 euro. E che dire del lotto 122, un’oncia siracusana del 440-430 aC che abbina Arethusa e un polpo, proposta dalla base di 60 euro?
Sempre dalla Sicilia, ma dal periodo punico (IV-III secolo aC) viene anche il lotto 158, un AE16 con testa di Tanit e cavallo in piedi davanti a una palma: una piccola, iconica moneta che racconta un periodo storico affascinante e che parte in asta da 50 euro. Passando invece alla Grecia continentale, merita 450 euro di prima offerta la bella tetradracma di Atene al lotto 191, risalente al 454-405 aC: una moneta iconica, anche per i non appassionati di numismatica classica.
Dalle regioni asiatiche in cui la civiltà greca si diffuse, ed esattamente da Pantikapaion, viene invece il lotto 202, un AE21 risalente al 310-303 aC con virile profilo di Pan e al rovescio un grifone e un pesce: di bello stile, la moneta ha una base d’asta di 130 euro. E concludiamo con un’altra moneta greca dall’Asia minore, un’emidracma di Parion con Gorgone e toro stante – davvero affascinante – proposta al lotto 210 a 70 euro di base e coniata nel IV secolo aC.
Monete di Roma repubblicana
Spostandoci sui primi secoli di storia di Roma, l’asta Artemide Kunstenauktionen e-live 31 del 3-4 febbraio propone una scelta altrettanto vasta di esemplari e iniziamo con il mostrarvi al lotto 251 un bel quadrinato di zecca campana, 216 aC la sua datazione, che abbina i volti dei Dioscuri a foggia gianiforme e Giove in quadriga sormontato dalla Vittoria (base 300 euro). Tra i tanti denari in argento al tipo di Roma elmata e della Vittoria su biga, invece, ecco il lotto 295, anno 151 aC, a 80 euro di base.
Bello il denario di Mn. Aemilius Lepidus del 114-113 aC al lotto 345: una delicata testina fennimile (Roma? ) al dritto, un monumento equestre al rovescio. Base pari a 100 euro, identica a quella del lotto 361, un denario serrato di L. Scipio Asiagenus del 106 aC con “doppio Giove”, di profilo sul dritto e in quadriga al rovescio.
Il fascino di Diana cacciatrice, abbinata a una biga guidata dalla Vittoria alata, lo troviamo invece al lotto 412, un altro denario serrato di alta qualità a nome di Ti. Claudius Nero del 79 aC alla base di 100 euro. Stessa dea della caccia, ma abbinata a un bellicoso cinghiale, per il lotto 416 che fu coniato nel 68 aC a nome di C. hosidius C. f. Geta e che merita una prima offerta di 150 euro.
Monete pre imperiali ed imperiali romane
Passando al periodo dell’Impero, nell’asta Artemide Kunstenauktionen e-live 31 troviamo molti esemplari di interesse collezionistico: il primo che vi presentiamo è quello al lotto 459, un piacevolissimo quadrante di Caligola del 39-40 dal tondello largo, a 50 euro di base. Piacevole anche l’asse di Domiziano al lotto 483, coniato nell’anno 88 e che raffigura l’imperatore con al rovescio lo stesso, a figura intera, attorniato da due musici: base di 60 euro.
A nome di Adriano, coniato nel 119-120, è il lotto 500: parliamo di un denario con al rovescio la figura dell’Aeternitas in piedi proposto in pregevole conservazione a 100 euro di base. Ne merita almeno 250, invece, il bel sesterzio di Antonino Pio del lotto 517, periodo 140-144, che al profilo imperiale abbina il Genio del Senato di Roma, una raffigurazione non così comune.
Tante le monete di Settimio Severo in catalogo: ecco qui, al lotto 570, un bel denario del 202 con al rovescio un trofeo d’armi ai cui piedi giacciono due prigionieri; moneta interessante, ha una base di 40 euro. Per Giulia Domna, ma coniato sotto Caracalla tra il 211 e il 217, è invece il sesterzio al lotto 601, che sia sul dritto che al rovescio esalta l’augusta. Base di 150 euro.
Tra le monete romane di III secolo spicca il denario di Macrino del 218, coniato a Roma con ritratto dell’imperatore e al rovescio la Felicitas a figura intera: di buonissima conservazione, ha una base di 150 euro. Al lotto 688, invece, troviamo un antoniniano di Erennia Etruscilla con al rovescio la Pudicitia: fine per il ritratto dell’augusta, questa moneta del periodo 249-251 ha una base di 50 euro.
Da non dimenticare, fra le monete imperiali romane, le emissioni provinciali come, ad esempio, la bella tetradracma alessandrina in bronzo del lotto 715 a nome di Claudio II (268-270) dai rilievi molto alti e proposta a 50 euro di base d’asta. Magnifico anche il follis per Nicomedia a nome di Galerio del 308-310: al lotto 732, a base 40 euro, mostra sul rovescio un muscolare Ercole in piedi con clava e pelle leonina.
Tra le monete costantiniane, una “piccola” di altissima conservazione in asta è quella al lotto 744, un AE17 per Cyzicus del 331-334 con busto elmato di Roma e la Lupa con i gemelli Romolo e Remo: base d’asta 30 euro. E chiudiamo questa parte con il lotto 753, un esemplare di AE17 a nome di Valentiniano I del 367-375 per Siscia con al rovescio la Securitas Reipublicae a base 20 euro.
Monete barbariche e bizantine, mondiali, lotti, archeologia
Lasciamo ai collezionisti il piacere di visionare le altre monete dell’asta Artemide Kunstenauktionen e-live 31 del 3-4 febbraio per la quale, vi ricordiamo, le offerte sono già aperte. In particolare vi segnaliamo alcuni pregevoli esemplari bizantini in oro, interessanti tessere di epoca antica, una serie di lotti multipli ottimi come base di collezione e tanti reperti archeologici. Buona caccia al tesoro!
