di Roberto Ganganelli | E’ opera di Pietro Magliocca ed è frutto di alcuni anni di approfondite ricerche presso archivi, collezioni pubbliche e private nonché, ovviamente, sulla bibliografia esistente questo denso volume di oltre 450 pagine che prende in esame tutta la produzione monetaria napoletana battuta mediante torchio a bilanciere fino alla caduta del Regno delle Due Sicilie in mani sabaude, con l’unificazione della Penisola.
Un macchinario – il torchio a vite – introdotto per conferire alle monete una maggiore regolarità e per frenare quanto più possibile – mediante l’uso della godronatrice – l’onnipresente fenomeno della tosatura. Talmente importante, l’uso di un taglio decorato, che ai contrassegni impiegati dalla zecca napoletana nel periodo in esame l’autore dedica un capitolo introduttivo al quale segue una breve pagina dedicata al sistema ponderale e al sistema monetario in uso a metà Seicento.
A seguire si sviluppano invece i capitoli di catalogo dedicati ai diversi regnanti, da Carlo II di Spagna (1665-1700) a Francesco II di Borbone (1859-1860). Le schede sono accurate sia nelle descrizioni che nella riproduzione di simboli e segni di interpunzione; tutti elementi che, è ben noto, nella monetazione napoletana danno luogo ad una serie di varianti quasi sterminata e che necessitava di una revisione e integrazione a tanti anni dai lavori di Pannuti e Riccio.
L’autore riporta anche passaggi in asta, valutazioni commerciali e di rarità, ingrandimenti di dettagli significativi e l’apparato fotografico è per gran parte di qualità, attingendo ai più aggiornati archivi di immagini digitali relative a moneta passate in aste pubbliche o listini a prezzi fissi.
Come spiegato dallo stesso Pietro Magliocca nelle pagine introduttive, la ricerca effettuata ha condotto all’individuazione di numerosi inediti, a nuove ipotesi di attribuzione relative sia a monete considerate finora dei falsi o degli errori di zecca e, soprattutto, al tentativo di riorganizzare una messe di varianti di conio che, spesso, si differenziano davvero per dettagli microscopici.
A farsi carico dell’edizione, nello spirito di una sempre maggior diffusione del collezionismo di monete napoletane, due ditte numismatiche e una casa editrice campane: si tratta di Neaconis e ACM Aste che, con D’Amico Editore e, come sempre, grazie al contributo di numerosi sponsor minori, hanno dato alla luce questa edizione di cinquecento copie che, dal momento della sua uscita sul mercato pochi mesi fa, sta incontrando un lusinghiero successo.
titolo: Manuale delle monete di Napoli. 1674-1860 |
autore: Magliocca, Pietro |
dati: Nocera Superiore (Sa), D’Amico Editore, pp. 464, ill. |
isbn: 9788899821234 |
anno 2018 |
note: – |
prezzo: € 55,00 |