Esperto di monete medievali e papali, raffinato studioso e appassionato di vecchio stampo, Vittorio Kuckiewicz era nato nel 1947
di Roberto Ganganelli | È recentemente scomparso dopo un periodo di malattia, prossimo all’età di 77 anni, Vittorio Kuckiewicz. Appassionato di numismatica e professionista di lungo corso, collezionista ma anche fine studioso, era ben noto a quanti frequentavano il settore fin dagli anni Ottanta del secolo scorso.
Vittorio Kuckiewicz, infatti, oltre che appassionato, è stato – pur senza la notorietà data da pubblicazioni “di grido” o da ruoli in vista nel mondo numismatico – un raffinato cultore, di antico stampo, specialmente nei settori della monetazione medievale italiana e di quella pontificia, di cui era uno dei massimi conoscitori in assoluto, senza disdegnare gli approfondimenti sulle monete antiche e altri settori.
Lo ricordo, personalmente, impegnato in interminabili e piacevolissime discussioni con il professor Angelo Finetti sulla tecnologia di coniazione e sull’evoluzione delle serie monetali di alcune zecche medievali del Centro Italia; chiacchierate, spesso nell’ambito di serate conviviali, alle quali, giovane “praticante” del settore, assistevo ammirato imparando ogni volta cose che non sapevo e che non avrei mai più trovato in alcun libro.
Attento conoscitore della storia e dei materiali numismatici, infatti, Vittorio Kuckiewicz sapeva legare l’una agli altri senza mai apparire “accademico” nel senso meno nobile del termine.
Una capacità non comune, la sua, di portare nei convegni commerciali, nel mondo delle grandi aste numismatiche e nei circoli che assiduamente, per decenni, ha frequentato, il senso di come la numismatica sia uno dei modi più piacevoli che esistano per crearsi un bagaglio di appaganti conoscenze, accrescere la propria cultura, leggere il mondo attraverso le monete.
Riservato, perfino schivo all’apparenza – forse un retaggio della sua passione per la pesca, passione fatta di attese, silenzi e riflessione, di cui era riconosciuto esperto – nel rapporto con quanti considerava amici Vittorio Kuckiewicz era amabile conversatore, dotato di un’ironia sottile e della non comune capacità di appassionare alla storia della moneta, senza mai collocarsi su un piedistallo, anche quanti guardavano da lontano, perfino con sufficienza, la nostra condivisa passione. Alla moglie Maria Lara, al figlio Stefano e ai familiari le condoglianze della redazione di Cronaca numismatica.