Dopo una moneta da 2 euro e i 25 euro a colori per la Pasqua, Pietro Vannucci torna in moneta vaticana nel quinto centenario dalla scomparsa
a cura della redazione | “Non c’è due senza tre”, è il caso di dire: dopo i 2 euro commemorativi modellati da Daniela Fusco (leggi qui l’articolo) e la 25 euro rettangolare per la Pasqua (leggi qui), al pennello di Pietro Vannucci, in arte il Perugino, scomparso 500 anni or sono il Vaticano dedica un’ulteriore moneta, ancora in argento e nel formato rettangolare con inserti di colore.
Si tratta di una 25 euro proof in argento 925 millesimi, formato mm 30×40 e peso di 35 grammi, la cui composizione è stata affidata al talento di Chiara Principe che, al pari degli altri artisti impegnati con questo inconsueto formato, ha dovuto armonizzare le parti di effettivo modellato con quella riservata alla stampa in policromia.
Stampa che, nella fattispecie, su questa moneta prodotta in 1500 esemplari ed emessa il 20 giugno con prezzo base di 139 euro, raffigura la scena centrale della consegna delle chiavi a San Pietro che il Vannucci realizzò per la Cappella Sistina.
Il celebre affresco, anch’esso parte del ciclo dedicato alla vita di Gesù, simboleggia la comunione tra Cristo a Pietro e da questi ai suoi successori, attraverso le famose parole: “Tu es petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam […] et tibi dabo claves regni caelorum” (“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa […] è ti darò le chiavi del regno dei cieli”, Mt 16, 13- 19).
Chiara Principe ha scelto di “incorniciare” il capolavoro del Perugino – un trionfo di cromatismo e prospettiva rinascimentale – fra ornati floreali di squisito gusto rinascimentale, completando il tutto con il nome dello stato emittente, il valore e il riferimento al pittore umbro, PERUGINO 1523 2023.
Maggior libertà le è stata concessa per il dritto sul quale i decori angolari contrapposti accolgono l’araldica pontificia senza un profilo di stemma, bensì in una moderna forma “scomposta” che occupa – assieme al nome di papa Francesco, al millesimo di emissione e all’anno di pontificato – tutto lo spazio del tondello… pardon, del rettangolo!
I coni di questo terzo omaggio del Vaticano a Pietro Vannucci sono stati incisi da Annalisa Masini mentre la coniazione – e la colorazione! Sono state affidate, come consuetudine, alle officine del Poligrafico e zecca dello Stato italiano.