Sono proof le monete sammarinesi in uscita il 27 giugno dedicate al tennis e al trenino bianco azzurro come simbolo del patrimonio UNESCO
di Mathias Paoletti | Ne conoscevamo già i bozzetti, opera rispettivamente di Daniela Longo e Antonella Napolione, ed ecco le prime immagini delle due monete in argento che la Divisione filatelica numismatica emetterà il prossimo 27 giugno.
La moneta da 5 euro (argento 925, peso g 18 per mm 32) viene emessa in 2500 esemplari in occasione della 30a edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open che si terranno dal 31 luglio al 6 agosto 2023 e che, come ogni anno, costituiranno un evento sportivo apprezzato non solo dai sammarinesi ma da appassionati di tennis provenienti dall’Italia e da numerosi altri paesi.
Proprio nell’anno in cui la Federazione Sammarinese Tennis, organizzatrice dell’evento, celebra il traguardo delle 30 edizioni, l’evento si appresta a compiere un decisivo salto di qualità grazie alla promozione a ATP125, categoria top per i tornei di livello Challenger.
Ecco che moneta coniata dalla Repubblica di San Marino presenta sul rovescio una figura, un tennista, che sta per colpire con la racchetta una pallina, alla quale è stato applicato il colore giallo e la scritta TENNIS 2023. Sul dritto lo stemma della Repubblica di San Marino. Completano la moneta i nomi delle autrici dei bozzetti: Antonella Napolione per il dritto e Daniela Longo per il rovescio.
Bella la moneta, ma visto il salto di qualità della manifestazione tennistica sammarinese un cenno più esplicito agli open di questa estate forse sarebbe stato opportuno. Viene da pensare che la 5 euro, nella sua elegante essenzialità, sia stata pensata in questo modo per inserirsi meglio nel filone delle precedenti “sportive” (ad esempio l’emissione a tema calcio del 2021 a firma di Chiara Principe).
La moneta da 10 euro (argento 925, peso g 22,4 per un diametro di mm 34) celebra invece l’alto valore simbolico rappresentato dall’iscrizione del Centro Storico di San Marino e del Monte Titano nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, il 7 luglio 2008.
L’UNESCO, all’epoca si espresse in merito con la seguente dichiarazione: “San Marino è una delle più antiche Repubbliche del mondo e l’unica città-Stato che sussiste, rappresentando una tappa importante dello sviluppo dei modelli democratici in Europa e in tutto il mondo, San Marino e il Monte Titano costituiscono una testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno”.
Il bozzetto scelto mostra una veduta del Monte Titano, sullo sfondo, con in primo piano un’elettromotrice del trenino della Ferrovia Elettrica da San Marino e Rimini, che partiva dal centro storico di San Marino Città, in transito su un viadotto.
Completano il rovescio le legende SAN MARINO e NELL’UNESCO 2008-2023; in basso al centro il valore 10 EURO e a sinistra il nome dell’autrice A. NAPOLIONE. Sul dritto lo stemma della Repubblica di San Marino opera della medesima artista. Anche di questa moneta saranno prodotti 2500 esemplari disponibili dal 27 giugno prossimo. I prezzi di emissione delle due monete non sono stati ancora diramati.
Davvero bella la composizione, con quella divisione lungo il diametro orizzontale che esalta gli elementi della composizione, quel bugnato che richiama l’ingresso di un’antica galleria, quelle Tre Penne che appaiono nei fornici del viadotto rendendo il richiamo all’UNESCO originale, poetico e del tutto inedito.
Tennis e trenino bianco azzurro: la prima, un’attività sportiva diffusa e apprezzata sul Titano, il secondo un simbolo della storia sammarinese della prima metà del XX secolo – la linea con Rimini fu attiva dal 1932 al 1944 – e che, secondo un recente progetto in collaborazione con FS Italiane, potrebbe in futuro tornare a nuova vita come linea turistica per collegare la riviera romagnola con la più antica repubblica del mondo.
Per ora, il trenino ha finalmente una degna celebrazione in tondello ed è la prima volta da quando poco più di novant’anni fa, al momento dell’inaugurazione, Enrico Saroldi modellò per quel simbolo di progresso una delle più belle medaglie sammarinesi della storia.