Due cataloghi, uno di monete e medaglie e uno di ordini e decorazioni, per l’asta HD Rauch 116: spiccano monete greche e imperiali romane di pregio, eccezionali esemplari di area tedesca, alcune rarità italiane tutte da scoprire
informazione pubblicitaria | L’asta di monete e decorazioni HD Rauch 116 è dietro l’angolo: l’incanto si svolgerà infatti, come di consueto, a Vienna nella sede della ditta in Habsburgergasse 1, nelle giornate da giovedì 15 a sabato 17 giugno. Questo il calendario delle sessioni di vendita per le quali è disponibile incanto live e possibilità di effettuare offerte pre asta online: giovedì 15 giugno lotti 4001-4480 (catalogo di ordini e decorazioni, offerte pre asta fino alle ore 8.00); giovedì 15 giugno lotti 1-480 (monete celtiche, greche, romane e bizantine, offerte pre asta fino alle ore 12.00); venerdì 16 giugno lotti 241-1041 (monete d’Europa e Oltremare, offerte pre asta fino alle ore 8.00); sabato 17 giugno lotti 1042-1687 (monete e medaglie dell’Impero tedesco e dell’Austria, offerte pre asta fino alle ore 8.00).
La visione diretta dei lotti dell’asta HD Rauch 116 è nella sede di Vienna previo appuntamento telefonico. Per informazioni sull’asta tel. +43 1 533 33 12, fax +43 1 535 61 71; email rauch@hdrauch.com, sito web www.hdrauch.com. Il catalogo con possibilità di effettuare offerte online pre asta è su www.sixbid.com con accesso diretto cliccando qui (ordini e decorazioni) o cliccando qui (monete e medaglie). Passando a una selezione delle monete più interessanti in catalogo, vi ricordiamo che tutte le cifre indicate si riferiscono alle basi d’asta.
HD Rauch 116: monete celtiche, greche, magno greche e siciliane
Il catalogo dell’incanto viennese del 15-17 giugno si apre con un piccolo nucleo di 10 monete celtiche al quale segue una bella selezione di 79 monete di area greca: tra quelle provenienti dalla Penisola italiana ecco, al lotto 11, una bella didracma di Tarentum del 480-470 a.C. con Taras su delfino e ruota a quattro raggi (base 900 euro); al lotto 24, invece, ecco un bello statere incuso di Metapontum con doppia spiga del 510-470 a.C. alla base di 450 euro. Ne merita 1500, invece, un altro incuso al lotto 34, magnifico statere di Kaulonia con Apollo e cervo coniato nel 525-500 a.C.
Due monete in oro e in elettro, rispettivamente, dalla Grecia continentale: la prima che vi mostriamo è lo statere di Alessandro il Grande (336-323) al lotto 51, proveniente dalla zecca di Amphipolis e recante le impronte di Atena elmata e della Vittoria alata (base 3000 euro) mentre la seconda viene da Mytilene (Lesbos) ed è una hekte del periodo 412-378 a.C. con testa di ninfa al dritto e ritratto maschile in quadrato incuso al rovescio (base 1000 euro).
Monete romane della Repubblica, dell’Impero e coniazioni provinciali
Anche la numismatica romana è ben rappresentata nel catalogo HD Rauch 116: iniziamo mostrandovi il lotto 97, denario serrato del 79 a.C. con profilo di Giunone Sospita e grifone in corsa (base 350 euro). Al lotto 103, invece, spicca il denario imperatoriale di Cesare del 49 a.C. con elefante e strumenti sacrificali, un must per ogni collezionista del settore, offerto da 700 euro di base. È tuttavia il lotto 106 a mostrarci Giulio Cesare in tutta la sua regalità su un raro denario del 40 a.C. con al rovescio il vitello: raro e con bella patina, parte da 2400 euro di base.
Merita una stima di 2500 euro, invece, il lotto 124, sesterzio di Druso cesare coniato sotto Tiberio nel 22-23: sul dritto due cornucopie da cui spuntano i profili dei due figli con un caduceo, al rovescio la sigla SC entro iscrizione. È tuttavia Tito, col suo aureo dell’anno 79 al lotto 138, a segnare uno dei pezzi top dell’asta Rauch 116 per quanto riguarda le imperiali romane: la moneta, di magnifica qualità e di alta rarità, abbina il ritratto a una quadriga che traina un carico di spighe (base 22.000 euro).
Altri aurei, assieme a una scelta di denari in argento e sesterzi di pregio, costellano il catalogo di vendita: al lotto 163 ecco un aureo di Faustina Maggiore coniato postumo nel periodo 141-161 a 7000 euro di base, mentre al lotto 179 parte da 1000 euro un sesterzio di Commodo del 192 con al rovescio l’imperatore che stringe la mano a Serapide e viene incoronato dalla Vittoria. Brilla quindi non solo per il metallo, ma per conservazione e pregio, il lotto 205, aureo di Octacilia Severa del 246-248 offerto a 18.000 euro: magnifico il ritratto dell’augusta abbinato al rovescio con la Concordia.
Notevole, a seguire, anche l’aureo di Gallieno coniato a Mediolanum nel 259 e offerto alla base di 8000 euro al lotto 216: elegante e nitido nei rilievi, abbina al ritratto il cinghiale in corsa. Passando al III secolo, invece, di rilievo è il lotto 219, medaglione di Costantino del 237-333 con busto di Roma elmata al dritto e l’imperatore con lancia, che atterra due nemici, sul rovescio (base 900 euro). Ai lettori il piacere di scoprire il resto delle coniazioni di questa parte dell’asta HD RAuch 116, specie alcuni esemplari bizantini di pregio.
Monete d’Europa e d’Oltremare nel catalogo HD Rauch 116
Tra le monete mondiali in catalogo partiamo segnalandovi una serie di esemplari cinesi risalenti al periodo fine XIX – inizio XX secolo, oggi molto richiesti da tanti collezionisti: un esempio è il dollaro al lotto 249, del 1912, coniato a Wuchang e stimato 1000 euro. Tra le tedesche, invece, al lotto 280 spicca un elaborato tallero del 1781 per la Sede vacante della diocesi di Eichstatt battuto a Norimberga: splendida la patina, magnifiche le composizioni araldiche e la veduta sul rovescio, per questa moneta stimata 1000 euro. È tuttavia la 4 ducati senza data coniata ad Amburgo e offerta al lotto 284 a meritare attenzione: sono 7500 gli euro di base per questo capolavoro con le nozze di Cana – cerimonia e banchetto – reinterpretate secondo il gusto di inizio XVII secolo. Magnifica.
La scelta di monete tedesche e poi di coniazioni francesi prosegue, come di consueto, con decine e decine di esemplari in vari metalli e provenienti da numerose zecche, ma ci piace ora mostrarvi piuttosto una moneta particolare, il tallero d’argento al lotto 749: relativo a Besançon come città imperiale, infatti, nel 1625 reca ancora il busto laureato di Carlo V, scomparso già nel 1558 (base 2000 euro). È invece della longeva Vittoria il ritratto sui 5 pound del 1887 al lotto 757, alla base di 2200 euro.
Servono invece almeno 30.000 euro per il lotto 791, un’eccezionale moneta polacca da 5 ducati in oro coniata a Danzica nel 1614 per Sigismondo III mentre, per quanto riguarda la Russia, il mezzo rublo di Pietro il Grande del 1707 al lotto 985 parte da 3000 euro. A 15.000 euro è invece proposta una rarità della serie elvetica, i 100 franchi oro del 1925 al lotto 1000, un massimale sempre ricercato dai collezionisti. Collezionisti ai quali lasciamo il piacere di visionare gli altri lotti, in particolare due ricche selezioni di monete dalla Romania e dall’Ungheria.
Uno sguardo alle monete italiane in asta a Vienna il 15-17 giugno
Per quanto riguarda le monete italiane, è di assoluta importanza il tallero di Francesco d’Este (1562-1578) per Massa Lombarda offerto a 15.000 euro al lotto 763: di grande rarità e di buona conservazione per il tipo di moneta, porta la legenda DVX IN HOSTES PARITER ET CLIPEVS (“Condottiero e insieme scudo contro i nemici”), motto assunto da Francesco d’Este quando gli venne affidata nel 1558 la difesa di Montalcino. Francesco esalta le sue doti di condottiero, che sa guidare i suoi contro i nemici ma, nello stesso tempo, sa difendersi da essi. Altrettanto di pregio la medaglia papale in oro al lotto 779, opera di Girolamo Lucenti e con ritratto di Clemente X abbinato alla colomba dello Spirito santo.
Altro pezzo forte in catalogo il lotto 764, l’eccezionalmente raro batzen senza data di Messerano a nome di Ludovico II Fieschi (1528-1532) che, forte anche di un’elevata conservazione, merita 4500 euro di base di vendita mentre sono 7500 gli euro di partenza per il tallero granducale del 1773, raro e splendido anche per la patina, coniato a Firenze a nome di Pietro Leopoldo.
Monete del Sacro romano impero germanico e d’Austria
Come di consueto, ampio spazio è dedicato alle monete di questi settori: al lotto 1042 servono almeno 10.000 euro per aggiudicarsi i 2,5 schauguldiner di Massimiliano I battuti ad Hall nel 1517 mentre al lotto 1043 è offerto un guldiner con doppio ritratto sempre coniato in Tirolo con data 1479 (ma battuto dopo il 1511) per commemorare le nozze dell’imperatore con Maria di Borgogna (base 4500 euro). Sono invece 12.000 gli euro di base del lotto 1088, un eccellente doppio ducato per Breslau con data 1649 e a nome di Ferdinando III: un capolavoro.
Seguono molti esemplari in argento e in oro, splendidi esempi di raffinatezza della monetazione del Sacro romano impero germanico, e anche pregevoli medaglie e particolarità. Risale al 1721, ad esempio, la prova in rame del poltura a nome di Carlo VI con al rovescio la Vergine patrona d’Ungheria con in braccio Gesù bambino (1700 euro la base). E come non citare i cinque ducati a nome di Maria Teresa imperatrice, anno 1754 e zecca di Vienna, al lotto 1160? Moneta eccezionale e di esimia rarità, ha una base di 35.000 euro del tutto meritata. Ai lettori il piacere di visionare gli altri lotti del settore Austria,
Il catalogo di ordini e decorazioni dell’asta HD Rauch 116
Concludiamo la nostra anteprima sulle aste viennesi del 15-17 giugno con un’occhiata al secondo catalogo, quello dedicato ai segni d’onore e di distinzione, da sempre uno dei settori di massima specializzazione della casa d’aste HD Rauch. Per quanto riguarda l’area italiana, alla quale ci limitiamo, ci piace segnalarvi in prima battuta la croce dell’Ordine costantiniano di Parma al lotto 4274, offerta dalla base di 1000 euro. Al lotto 4276, invece parte da 70 euro una bella croce dell’Ordine della corona d’Italia.
Il catalogo di ordini e decorazioni dell’asta HD Rauch 116 è ricchissimo di esemplari da tutto il mondo, che vi invitiamo a visionare nei dettagli per poi sottoporci le vostre offerte pre asta e quelle live durante lo svolgimento delle sessioni del 15-17 giugno prossimi. Vi aspettiamo.