In distribuzione da metà maggio le 2 euro Manzoni in fior di conio e proof e i rotolini da 25 esemplari della bimetallica dedicata al grande letterato
a cura della redazione | Il 5 maggio è una delle composizioni più celebri di Alessandro Manzoni, croce e delizia di generazioni di liceali italiani. E sempre in maggio, per l’esattezza il 22 maggio di un secolo e mezzo fa il grande scrittore, poeta e drammaturgo italiano scompariva a Milano, a causa di una meningite originata da un trauma cranico subito qualche mese prima, sbattendo la testa su uno scalino all’uscita dalla chiesa di San Fedele.
Quanto mai azzeccata, dunque, la data del 15 maggio che il Poligrafico e zecca dello Stato italiano ha scelto per la distribuzione della moneta commemorativa da 2 euro dedicata quest’anno proprio al Manzoni e che porterà nelle tasche di tanti cittadini italiani ed europei – la tiratura complessiva della bimetallica è di tre milioni di pezzi – l’austero volto del letterato autore de I promessi sposi.
A modellarlo con mano sicura e grande accuratezza nei dettagli, a partire da ritratti d’epoca, è stato l’artista di zecca Antonio Vecchio che ha volutamente abbinato alla composizione il solo nome di Alessandro Manzoni, il monogramma RI che contraddistingue le euro monete d’Italia, le date 1873-2023. Il segno di zecca R e il monogramma AV stilizzato dell’autore completano il tutto.
Sul mercato, dal 15 maggio (ma sono già prenotabili nell’e-shop di Ipzs cliccando qui) saranno immessi 10.000 esemplari Fdc in coincard al prezzo di 15 euro, altri 13.000 proof in blister a 30 euro e 10.000 rotolini fior di conio da 25 esemplari caduno al prezzo di 70 euro e con packaging speciale.
Ad Alessandro Manzoni l’Italia ha già dedicato nel lontano 1985 una moneta speciale da 500 lire in argento inserita nella serie divisionale, con al dritto il ritratto dello scrittore realizzato da Francesco Hayez e al rovescio la “sperada”, la tipica decorazione delle acconciature femminili lombarde che caratterizza l’iconografia di Lucia Mondella ne I promessi sposi. A realizzare quella moneta fu niente meno che il maestro Pietro Giampaoli e la coniazione avvenne in 91.218 pezzi fior di conio e 20.345 fondo specchio.
Ricordiamo anche l’omaggio in banconota ricevuto da Manzoni: si tratta delle bellissime 100.000 lire emesse dalla Banca d’Italia e stampate fra il 1967 e il 1974, con al fronte Manzoni stesso e al retro una poetica veduta del Lago di Como, luogo di ambientazione principale del romanzo storico ancora oggi studiato in tutte le scuole.
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