In un servizio della BBC la situazione di De La Rue, colosso delle carte valori, che sta vedendo andare in fumo gran parte delle commesse per nuove banconote
a cura della redazione | De La Rue, colosso britannico della stampa di carte valori che impiega 1800 dipendenti e contratti con 140 paesi del mondo sostiene che la domanda di nuova banconote è scesa al livello minimo degli ultimi 20 anni.
La società, che progetta un terzo delle banconote a livello globale, ha affermato che la domanda di contanti è diminuita con l’affievolirsi della pandemia, quando le banche centrali hanno fatto scorta di valuta. Clive Vacher, alto dirigente di De La Rue, ha dichiarato alla BBC che le banche centrali hanno aumentato gli ordini di banconote durante il covid, come fanno sempre durante le crisi economiche. Ma ora stanno ridimensionando o cancellando i nuovi ordini perché devono esaurire le scorte.
La recessione nella produzione nuove banconote è ovviamente dovuta anche al minor uso del contante da parte dei consumatori, poiché sempre più transazioni vengono effettuate online o con carte. Purtroppo, con la dematerializzazione del denaro, in molti casi, si affievolisce anche la percezione del valore posseduto (o speso) e questo non è certo un aspetto positivo per le economie personali di tanti individui.
De La Rue sta anche stampando le nuove banconote con l’immagine di re Carlo III, anche se non entreranno in circolazione nel Regno Unito fino alla metà del prossimo anno. Tutte le attuali banconote della Bank of England sono stampate dall’azienda in un sito a Debden, nell’Essex.
Il gruppo De La Rue, che ha sede a Basingstoke, nell’Hampshire, ha contratti con le banche centrali di tutto il mondo. Per alcune di queste banche centrali progetta e stampa banconote curando l’intero ciclo produttivo, mentre ad altre fornisce polimeri per banconote, carte speciali e altri servizi.