Appartenevano probabilmente a dei pirati Uscocchi le monete casualmente rinvenute in un forziere da due operatori balneari nelle Marche
a cura della redazione | Apprendiamo, dal portale di notizie locali VivereSenigallia.it, di un interessante ritrovamento fortuito di monete avvenuto nei giorni scorsi. Ecco quanto riportato online il 1° aprile: “Non riusciva a capire perché la base dei uno degli ombrelloni che stava predisponendo in vista dell’imminente stagione estiva si rifiutava di piantarsi nella sabbia, così ha iniziato a scavare per capire il problema. Quello che ha trovato ha dell’incredibile.
Protagonisti della vicenda due operatore balneari senigalliesi F.I. di 53 anni e S.H. di 48 anni che come ogni primavera preparavano la spiaggia in vista della bella stagione. Dalla buca dove intendevano piantare l’ennesimo ombrellone i due hanno trovato uno scrigno di legno largo oltre 50 centimetri. Non è stato facile tirarlo fuori dalla buca visto il peso, ma una volta portato alla luce aprirlo è stato decisamente più facile: la chiusura in ferro era quasi completamente corrosa dalla ruggine e dalla salsedine.
All’interno numerose monete del ‘500 di diverse provenienze, veneziane, fiorentine, e soprattutto ottomane. Gli esperti dell’Università di Bologna, attesi in serata sul luogo del ritrovamento, sono propensi nel dire che si tratta del bottino dei pirati croati Uscocchi che erano soliti assaltare le navi dell’Impero ottomano e che nel ‘500 saccheggiavano impunemente le nostre coste.
Il valore storico del ritrovamento è davvero notevole e in Comune pensano già ad una mostra – probabilmente a Palazzetto Baviera – dove mostrare alla città le monete ritrovate. Particolarmente interessante è una moneta d’oro del diametro di 6 centimetri, che da un lato mostra il profilo del sultano Suleiman I e dall’altro la sua effige: un merluzzo stilizzato”.
Gli uscocchi (in croato uskoci) erano una popolazione costituita da cristiani cattolici, prevalentemente dei Balcani che si spostarono sulle coste dell’Adriatico per sfuggire ai Turchi. Inizialmente famosi per le loro operazioni di feroce guerriglia contro i Turchi, risolsero poi di dedicarsi alla pirateria: dal loro quartier generale a Segna, presso Quarnaro, organizzarono veloci spedizioni di saccheggio sia contro le rotte turche che contro la Repubblica di Venezia
Su questo possibile “tesoro dei pirati” al momento non si hanno ulteriori informazioni, ma si tratta certamente di un rinvenimento potenzialmente di grande interesse. Onore al merito ai due balneari di Senigallia per aver subito informato, come impone la legge e come ogni buon cittadino dovrebbe fare, le autorità in modo da tutelare quanto ritrovato a vantaggio della collettività e del patrimonio pubblico.