Un secolo “in volo verso il futuro” per l’Arma azzurra, celebrata con una coniazione ufficiale voluta dallo Stato maggiore di Palazzo aeronautica
di Roberto Ganganelli | Cento anni “in volo verso il futuro”: questo è il motto che l’Aeronautica militare ha scelto per festeggiare un secolo dalla sua fondazione, avvenuta proprio il 28 marzo del 1923. Cento anni di professionalità, tecnologia, valori civili, tradizioni e simboli – si pensi alle Frecce tricolori – che sono ormai parte della stessa identità italiana.
Una solenne cerimonia alla terrazza del Pincio a Roma alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del capo di Stato maggiore generale Luca Goretti e delle massime autorità civili e militari inaugura gli eventi del centenario che proseguiranno in tutto il paese e per tutto il resto del 2023 con esibizioni aeree, mostre, l’apertura del rinnovato Museo storico AM di Vigna di Valle, sul lago di Bracciano, e tante altre iniziative.
A questi cento anni la Zecca ha dedicato due monete di recente emissione, una commemorativa da 2 euro e una coniazione a colori in argento proof da 5 euro (leggi qui il nostro articolo) ma non poteva mancare, nel solco di una lunga tradizione, anche una medaglia ufficiale che lo Stato maggiore AM ha affidato al talento artistico di Loredana Pancotto e alla sapienza produttiva dell’azienda Picchiani & Barlacchi.
La medaglia ufficiale del centenario
Coniata a freddo nel diametro imponente di 80 millimetri, patinata e sfumata a mano, la modernissima medaglia per il secolo dell’Arma azzurra mostra sul dritto una folla di persone – silhouette tipiche di un secolo fa insieme a sagome contemporanee – che guarda il volo di uno dei più celebri velivoli da primato, un idrovolante Savoia Marchetti S55, attraversare un secolo di storia percorrendo la linea del tempo e superare il traguardo dei cento anni con un velivolo di quinta generazione, un F35 Joint Strike Fighter. In basso, il motto IN VOLO VERSO IL FUTURO racchiuso all’interno di una pista di decollo proiettata all’orizzonte verso l’infinito.
Al rovescio un’aquila turrita, simbolo di fierezza, potenza, allegoria di vittoria e di grandezza oltre che distintivo dei piloti militari, raffigurata nelle tre varianti che rappresentano passaggi epocali della storia dell’Arma azzurra: l’aquila coronata le origini, l’aquila con la corona turrita, emblema della Repubblica e l’aquila attuale.
“Cento anni di ali librate, cento anni di volo, cento anni di progresso. […] Il volo verso il futuro non si fermerà mai, come il progresso”: si legge nel testo che accompagna la medaglia, a proposito della quale l’autrice dei modelli, Loredana Pancotto, ci dice: “Una grande, immensa emozione è ciò che ho provato quando mi è stato chiesto di realizzare la medaglia per il centenario dell’Aeronautica militare italiana perché vi ho percepito la possibilità di trasmettere i miei sentimenti, il mio pensiero con un’opera dedicata a una ricorrenza così importante.
Cercare di coniugare la fantasia che il volo mi ha sempre suscitato con la realtà, i valori, la professionalità, l’operato che da un secolo l’Arma azzurra rappresenta. Il passato ed il futuro sotto gli occhi di tutti. Per questo ho utilizzato il logo del centenario dove l’idrovolante S55 ed un F35 divengono reali ed attraversano il cielo. Donne, bimbi, uomini che col naso all’insù guardano il loro volo e si emozionano, si riconoscono come italiani”.
Un gioco leggero di geometrie, linee ed archi, lo spazio vuoto a simboleggiare il cielo che prevale sul modellato, quel sottolineare come l’Aeronautica abbia accompagnato e scritto la storia italiana per un secolo. E una realizzazione tecnicamente perfetta, come sempre all’altezza degli oltre 120 anni di storia della Picchiani & Barlacchi che, nel tempo, ha realizzato per l’Arma azzurra tante altre splendide medaglie oltre a crest, distintivi e oggettistica di rappresentanza.
L’Aeronautica militare ieri e oggi
La forza armata, prima come Regia aeronautica e poi come Aeronautica militare, ebbe i propri natali il 28 marzo 1923 con Regio decreto n. 645. Il periodo tra le due guerre mondiali, da un’esclusiva prospettiva aeronautica fu prospero di straordinari conseguimenti e prestazioni del mezzo aereo con i vari record individuali e di formazione, come le famose crociere Atlantiche con idrovolanti Savoia Marchetti S55.
Fu anche un periodo di strutturazione organizzativa con la creazione delle Zone aeree territoriali e all’interno di esse di stormi e gruppi di volo; ma soprattutto nel 1931 vi fu la realizzazione del Palazzo degli Aviatori – o Palazzo Aeronautica – quale sede unitaria di vari comandi precedentemente distribuiti nella città metropolitana di Roma.
Le vicende belliche costituirono lo spartiacque che permise la nascita di una moderna Arma azzurra sempre pronta ad assicurare la difesa del cielo italiano durante il periodo della Guerra fredda. Alla fine del secolo scorso, le operazioni in Kuwait, nei Balcani, in IRAQ ed in Afghanistan videro l’Aeronautica quale eccezionale protagonista anche al di fuori dei confini nazionali nell’ambito di operazioni NATO e ONU ma, in particolare, si registra un forte processo innovativo dei mezzi e delle infrastrutture con l’arrivo di sistemi d’arma sempre più avanzati e d’eccellenza quali l’Eurofighter e l’F35.
Forti dei propri valori genati anche dal sangue di coloro che sono arrivati a sacrificare la propria vita per l’onore della divisa, le “donne e gli uomini dell’aria” sono pronti ad operare con successo in tutti i domini di competenza, compreso quello spaziale e cibernetico, per il bene dell’amata Patria e della collettività nazionale. “Virtute siderum tenus”, ossia “con valore fino alle stelle”, senza paura del domani ma sempre pronti e disponibili ad affrontare tutte le prossime sfide, con l’orgoglio di chi è parte di una istituzione “in volo verso il futuro”.