Dal 1943 al 1945, fra lo sbarco in Sicilia e la liberazione, in Italia circolarono lire, am-lire e altre valute la cui storia viene approfondita in questo volume
a cura della redazione | Lo scorso 10 dicembre l’Accademia italiana di studi numismatici ha organizzato a San Pietro Infine, in provincia di Caserta, un pomeriggio di studi inserito nelle celebrazioni del 79° anniversario della cruenta battaglia che, nel 1943, portò Alleati e truppe del Terzo Reich a scontrarsi, i primi per aprirsi la strada verso Roma e i secondi per difendere quella “linea invernale” così importante per la tenuta del fronte.
Ne è scaturito un bel volume di 272 pagine a colori curato, come l’evento del 10 dicembre, da Gerardo Vendemia e nel quale sono confluiti importanti approfondimenti su Lire, am-lire, sterline e timbri gialli mediante i quali i relatori hanno delineato una serie di Scenari monetari in Italia fra occupazione e liberazione.
Il volume (ISBN 978-88-98330-65-2) disponibile per i tipi di Edizioni D’Andrea al prezzo di 50 euro si apre con una presentazione del presidente dell’Accademia Michele Chimienti e con un Omaggio a Guido Crapanzano firmato da Roberto Ganganelli e Gerardo Vendemia, motivato dal fatto che è stato proprio il noto studioso a compiere le ricerche più organiche sulla cartamoneta in Italia nel periodo della Seconda guerra mondiale aprendo di fatto la strada a ogni successivo approfondimento.
Il primo, ampio saggio che incontriamo in Lire, am-lire, sterline e timbri gialli è firmato da Renzo Bruni è si intitola Dal Nord Africa all’Italia, le valute dell’occupazione alleata (1942/1951); segue un interessante approfondimento di Giovanni Ardimento sul tema La cartamoneta durante l’occupazione nazista a Roma e nei Territori della RSI a proposito del quale lo studioso campano riesce nell’intento di chiarire un quadro che, finora, nessuno aveva saputo sviscerare in modo così puntuale.
Altrettanto interessante il saggio di Umberto Moruzzi su La circolazione in Italia dei biglietti a corso forzoso di occupazione, le AM lire. Risvolti economici, finanziari e il problema della falsificazione nel quale i colorati biglietti “sbarcati” in Italia a seguito dell’Operazione “Husky” nel 1943 si rivelano non come una valuta “abusiva” destinata alla spoliazione delle risorse di un paese occupato, bensì uno strumento valutario ben gestito e, peraltro, ampiamente compensato all’Italia, nel dopoguerra, con i fondi del Piano Marshall.
Grazie alla disponibilità dell’autore, Gerardo Vendemia, potete leggere integralmente lo studio dal titolo Le banconote di Garibaldi. Il progetto americano di riordino della circolazione monetaria in Italia (cliccate qui) e scoprire così come il nostro istituto di emissione, anche in un’Italia spaccata a metà, seppe mantenere non solo un profilo di equilibrata gestione della massa monetaria ma anche un’autonomia di fondo da quegli ingombranti Alleati che rischiavano di trasformarsi in controllori egemoni del sistema economico.
Il volume degli atti del convegno Lire, am-lire, sterline e timbri gialli. Scenari monetari in Italia fra occupazione e liberazione si conclude con un articolo a firma di Roberto Ganganelli dal titolo Numismatica, guerra, intelligence e propaganda nel “secolo breve” – una serie di scenari in cui il denaro ha giocato a vario titolo un ruolo di arma – e con le considerazioni dell’economista e storico della moneta Alex Ricchebuono dal titolo Denaro e guerre, una storia antichissima che (forse) non finirà mai.