Un ambizioso progetto interesserà tutte le sedi del Museo nazionale romano e vedrà anche la valorizzazione dell’enorme patrimonio numismatico

 

di Roberto Ganganelli | Si preannuncia come uno dei cantieri culturali più importanti non soltanto per Roma Capitale, ma per l’Italia intera quello che, grazie a 71 milioni di euro provenienti dal PNRR – il Piano nazionale di ripresa e resilienza – vedrà presto interessate le quattro sedi del Museo nazionale romano.

Il museo ha infatti ottenuto il cospicuo stanziamento che, aggiungendosi ad altri finanziamenti già stanziati, metterà a disposizione del polo culturale della capitale circa 100 milioni di euro e permetterà lavori di ammodernamento e riallestimento di tutte e quattro le sedi, dalle Terme di Diocleziano a Palazzo Massimo, da Palazzo Altemps alla Crypta Balbi.

Cento milioni di euro, quattro anni di lavori

Secondo il programma del PNRR, i lavori dureranno quattro anni e durante il loro svolgimento, che comporterà parziali chiusure delle sedi, si alterneranno mostre tematiche temporanee per mostrare opere poco note o mai viste, pezzi finora relegati nei depositi e altri restaurati recentemente. Insomma, non una “serrata” ma un programma di lavori studiato per consentire comunque la fruibilità del Museo nazionale romano.

A Palazzo Massimo il progetto principale riguarda la copertura del cortile interno in modo da ampliare il percorso di visita esponendo opere oggi conservate nei magazzini e fornendo la possibilità di creare un ambiente immersivo dove – si legge in un recente articolo di TurismoItaliaNews – “evocare l’Impero romano attraverso la ricostituzione di un luogo iconico, come un santuario. Il tema del percorso sarà quello di Roma come centro dell’Impero, dall’epoca di Augusto fino a quella di Massenzio”.

Nel nuovo allestimento, “il primo piano sarà dedicato all’Impero, alle sue conquiste, alle tante religioni che vi erano praticate e rappresentate, dall’Egitto all’Oriente. In sintesi la grandezza di Roma. Qui troveranno posto materiali esotici provenienti da Asia e Africa, con un allestimento multisensoriale. Il secondo piano resta dedicato all’otium, con le grandi ville suburbane come quella di Livia e della Farnesina, animate da splendide pitture, ma anche da una ricca e raffinata vita intellettuale, con la letteratura greca e latina”.

museo nazionale romanoQuale riallestimento per il Medagliere di Palazzo Massimo?

Per quanto riguarda l’enorme patrimonio numismatico si apprende che il Medagliere, chiuso da tempo per l’emergenza Covid e non riaperto al pubblico nonostante l’allentamento dei vincoli sanitari (a quanto pare, per la non adeguatezza del sistema di ventilazione) verrà finalmente riconsegnato alla fruizione degli appassionati e dei tanti visitatori che, anche se digiuni di numismatica, restano colpiti dalla bellezza e dal fascino delle monete.

Non sappiamo se le vetrine attuali saranno mantenute ma, a quanto è dato sapere finora, sarà aumentato il numero di monete esposte; testimonianze numismatiche che, inoltre, verranno collocate all’interno degli altri percorsi tematici del Museo nazionale romano per creare una sorta di “medagliere diffuso” nelle quattro sedi.

Al momento non trapelano altri dettagli, il ché suscita legittima curiosità specie in chi, come il sottoscritto, si trovava a Palazzo Massimo in quell’emozionante giorno d’estate del 1998 quando cui il Medagliere venne inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e delle massime autorità.

Un patrimonio da riscoprire, un biglietto da visita per l’Italia

Da allora è passato un quarto di secolo e le monete che furono dell’ex Museo Kircheriano, del grande Francesco Gnecchi, del “re numismatico” Vittorio Emanuele III hanno certo bisogno – al pari di tanti ritrovamenti numismatici da siti archeologici di Roma e del Lazio – di essere valorizzate con un nuovo allestimento, messe in grado di parlare ai visitatori con supporti moderni e in modo accattivante, esposte in tutta la loro bellezza e fatte conoscere.

Quanto, dei 71 milioni del PNRR destinati al Museo nazionale romano, verrà speso per il Medagliere non è ancora noto: la speranza è che i fondi – finalmente disponibili e cospicui – possano restituire a tutta la numismatica italiana una vetrina moderna e un biglietto da visita adeguati che permettano al nostro paese di mostrare con orgoglio, al mondo intero, il meglio della propria monetazione.

Seguiremo questo ambizioso progetto per voi, nella speranza di poter raccontare presto un’emozionante inaugurazione e l’avvio di una nuova stagione per la raccolta numismatica pubblica più importante d’Italia.