Banias, sito archeologico ai piedi del monte Hebron, restituisce 44 monete in oro dell’Impero d’Oriente occultate probabilmente all’arrivo degli Arabi

 

a cura della redazione | Ai piedi del monte Hermon, in Israele, si trova il sito archeologico di Banias, fondato poco dopo la conquista di Alessandro Magno e abitato fino al 1967.

Sede di un santuario dedicato al dio Pan, nominato nei vangeli di Marco e Matteo come Cesarea di Filippo, Banias fece parte della provincia romana della Siria, poi della parte orientale dell’Impero romano d’Oriente, per passare agli Arabi nel corso del VII secolo.

Un tesoretto nascosto in un momento di transizione

A questo periodo risalgono le 44 monete d’oro rinvenute durante gli scavi, come reso noto dalla IAA, la Israel Antiquities Authority. Il tesoretto, per circa 170 grammi di peso, sarebbe stato nascosto dal proprietario all’indomani dell’arrivo degli Arabi nel 635 d.C., come spiega il direttore degli scavi Yoav Lerer: “La scoperta riflette un momento specifico, in cui possiamo immaginare il proprietario che nasconde la sua fortuna per la minaccia di una guerra, sperando di tornare un giorno per recuperare la sua proprietà.

L'archeologa Gabriela Bijovsky, della IAA israeliana, è la specialista incaricata di studiare le monete di Banias
L’archeologa Gabriela Bijovsky, della IAA israeliana, è la specialista incaricata di studiare le monete di Banias

Ora sappiamo che il proprietario di quei solidi è stato meno fortunato di quanto sperasse. La scoperta del tesoro di monete potrebbe anche far luce sull’economia della città di Banias durante gli ultimi 40 anni di dominio bizantino”.

All’interno del ripostiglio vi sonomonete coniate durante i regni degli imperatori Foca (602–610 d.C.) ed Eraclio (610–641 d.C.). La datazione della moneta più recente riguarda proprio il periodo della conquista araba poiché, come spiega l’esperta di numismatica Gabriela Bijovsky dell’IAA, la particolarità delle monetazione dell’imperatore Eraclio risiede nel fatto che: “Nei suoi primi anni da imperatore, sulla moneta era raffigurato solo il suo ritratto, mentre dopo poco tempo compaiono anche le immagini dei suoi figli.

Si possono effettivamente seguire i suoi figli che crescono, dall’infanzia fin quando la loro immagine appare della stessa dimensione del padre, che è raffigurato con una lunga barba”.

Sono 44 solidi di Foca e di Eraclio a formare il tesoretto di Banias e furono occultati verso metà VII secolo all'arrivo degli Arabi
Sono 44 solidi di Foca e di Eraclio a formare il tesoro di Banias e furono occultati a metà VII secolo all’arrivo degli Arabi

Banias, un sito archeologico ancora in fase di studio

Oltre al tesoretto di monete, gli scavi condotti nel quartiere residenziale nord-ovest hanno portato alla luce resti di edifici, canali di un impianto di irrigazione, tubi idraulici, un forno in ceramica, frammenti di ceramica, oggetti in vetro e metallo e monete in bronzo. La datazione di questi manufatti comprende un periodo che va dal VII all’XI-XII secolo.

Uilevante ritrovamento, dunque, quello delle monete di Banias  che “risale ad un importante periodo di transizione nella storia della città di Banias e l’intera regione del Levante”, come afferma il direttore dell’IAA Eli Escosido.

Un tesoretto che si va ad aggiungere ai numerosi rinvenimenti numismatici effettuati nel territorio di Israele e puntualmente segnalati e pubblicati dalla IAA