Coniati anche in argento, i 5 euro Democrazia emessi da Vienna celebrano la riapertura del Parlamento dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione
di Chiara Pasqui | In occasione della riapertura del Parlamento di Vienna – a seguito di lavori di restauro – è stata coniata una speciale moneta celebrativa in due versioni. Il grande edificio aveva superato indenne due guerre mondiali, ma mostrava ormai i segni del tempo.
Giovedì 16 luglio 2017 si tenne l’ultima seduta del Parlamento austriaco prima della pausa estiva; seduta “speciale” poiché risultò anche l’ultima della legislatura, interrotasi anticipatamente a causa della crisi della coalizione. Ma fu anche l’ultima seduta che si tenne nello storico palazzo neoclassico sul Ring. L’intervento di risanamento non si è esaurito solo nell’impermeabilizzazione del tetto, si è piuttosto colta l’occasione per apportare anche modifiche strutturali. L’aula storica del Reichsrat – utilizzata solo per il giuramento del capo dello Stato e qualche rara cerimonia importante – è rimasta immutata.
Quella del Parlamento è invece stata modificata, in modo che i seggi del governo e della presidenza siano allo stesso livello di quelli dei deputati, posti di fronte, come nel Reichstag di Berlino. E, come nel Reichstag tedesco, anche a Vienna l’aula ha una cupola di vetro, attraverso la quale i visitatori potranno seguire dall’alto i lavori dell’assemblea.
Come parlamento già dai tempi dell’Impero austro ungarico, il Reichsrat ospitava politici delle più disparate nazionalità, suddivisi nelle due camere poste a destra e a sinistra dell’entrata principale: la Herrenhaus e le Abgeordnetenhaus. Tra loro anche politici trentini, quali Alcide De Gasperi e Cesare Battisti, oppure i friulani Luigi Faidutti e Giuseppe Bugatto.
I lavori di costruzione dello storico edificio pare siano iniziati nel 1874, secondi i progetti di Theophil Hansen. La prima seduta parlamentare si tenne il 4 dicembre 1883. Un importante influsso sul lavoro di progettazione venne esercitato dall’imprenditore Nikolaus Dumba. Il Parlamento di Vienna è situato lungo una delle più famose strade della capitale, la Ringstrasse.
Edificio neogreco, i pronai da tempio greco corinzio spiccano davanti alla facciata e fungono da avancorpi, conferendo un aspetto maestoso al palazzo. Due coppie di quadrighe svettano sui lati della facciata; sulle rampe che conducono all’edificio campeggia la statua di Atena. Nell’insieme la struttura della facciata principale rievoca quella dello Zappeion ad Atene.
Con l’utilizzo di forme ispirate al mondo ellenistico, il Parlamento completa l’insieme di “neostili” sempre diversi che caratterizza la Ringstrasse, ricca di riferimenti alle architetture delle più svariate epoche storiche.
Volendo consolidare e sottolineare un legame tra l’edificio simbolo della democrazia austriaca e la popolazione, il rame utilizzato per la realizzazione di parte delle monete proviene dal tetto dell’edificio, ed è stato rimosso durante i lavori di ristrutturazione. Come dire, la democrazia diventa “un bene tangibile”.
La moneta pone attenzione ai diritti e alle libertà fondamentali che fanno di una democrazia ciò che realmente è: consentendo le libertà individuali e sociali, si garantisce la determinazione dell’individuo.
Emesse il 12 ottobre, le monete sono in fior di conio, diametro mm 28,5, peso g 8,90, e vengono fornite senza imballaggio. I bozzetti sono stati realizzati da Mag. Helmut Andexlinger (faccia comune con valore e stemmi delle regioni) e da Rebecca Wilding (il rovescio celebrativo).
È stata, altresì, realizzata una versione argento 925 millesimi (g 8,41) per la quale è stato previsto, al momento della consegna, un blister speciale con testi bilingue, tedesco e inglese. Tirature da capogiro per entrambe le versioni: 200 mila i pezzi in rame Fdc e 50 mila in Bu, altrettanti per le versioni in argento. Mezzo milione di monete celebrative destinate, di fatto, a finire in gran parte delle famiglie austriache oltre che sul mercato dell’eurocollezione.
Il rovescio delle monete raffigura due volti di profilo e un volto frontale, emblema del popolo sovrano. A sinistra è rappresentato un occhio vigile circondato da foglie di alloro stilizzate; mentre, sulla destra, sullo sfondo, è rappresentata una sezione del Parlamento austriaco. E, ancor più, la moneta rappresenta lo spirito da cui è nata la nazione.
La Costituzione austriaca – risalente al 1° ottobre 1920 – così recita: “L’Austria è una repubblica democratica. La sua legge è emanata dal popolo”. Proprio queste sono le parole riportate sui bordi inferiori e superiori della stessa moneta.