È opera dell’artista Daniela Longo l’allegoria che celebra in moneta i trent’anni della Repubblica del Titano come membro effettivo dell’ONU
di Chiara Pasqui | Grazie alla sua secolare storia di libertà, neutralità e rispetto dei diritti umani, la Repubblica di San Marino il 2 marzo 1992 è diventata membro effettivo delle Nazioni Unite. Lo ha stabilito la Risoluzione n. 774 del Consiglio di Sicurezza ONU, approvata per acclamazione il 24 febbraio dello stesso anno.
Da questa data San Marino ha aderito anche alle altre agenzie delle Nazioni Unite, i cui scopi principali sono il mantenimento della pace e della sicurezza, lo sviluppo delle relazioni amichevoli tra le nazioni, la promozione del rispetto dei diritti umani, del disarmo e della cooperazione economica e sociale.
Il 2 marzo è più in generale una data ricca di storia: si ricorda l’assedio di Roma nel 537 – nel corso della Guerra gotica -, la umrat al-qada compiuta da Maometto a La Mecca nel 629, mentre quel giorno, nel 986, Luigi l’Ignavo diventa re dei Franchi. Nel 1818 l’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni scopre l’ingresso della Piramide di Chefren, il cardinale Eugenio Pacelli – nel giorno del suo 63° compleranno – viene eletto papa col nome di Pio XII, mentre nel 1949 viene compiuto il primo giro del mondo in aereo senza scalo, da James Gallagher, in 94 ore e un minuto. E gli esempi potrebbero continuare.
Tornando alla ricorrenza dei trent’anni di San Marino nell’ONU, secondo la leggenda il tagliapietre di origine dalmata si rifugiò sul Monte Titano per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano contro i cristiani. La fondazione della Repubblica viene così fatta risalire al 301 d.C. quando una ricca donna del Riminese donò quel territorio di cui era proprietaria ad una piccola comunità del luogo. Quella di San Marino, dunque, è la Repubblica più antica e piccola al mondo e, dopo Vaticano e Principato di Monaco, il terzo Stato più piccolo.
In ragione di questo ingresso della “piccola” repubblica fra i “grandi” della Terra, San Marino ha deciso di coniare una moneta per il 30° anniversario di San Marino nell’ONU, valore nominale 10 euro, in argento proof, avvalendosi delle linee produttive della zecca austriaca.
Coniata al solito diametro di 34 millimetri e per un peso di 22,4 grammi, la moneta ha titolo 925 millesimi ed è disponibile in 2500 esemplari che il Dipartimento filatelico numismatico commercializza alla fonte a 44 euro ciascuno (più Iva per i clienti italiani).
La moneta porta il dritto standard con lo stemma di Stato di Antonella Napolione, mentre il rovescio di Daniela Longo presenta una composizione incentrata sulla parità di genere, ritenuta condizione necessaria per il sostenimento della pace e della prosperità mondiale, oltre che uno dei diritti umani fondamentali.
Molte sono state le battaglie combattute, sia sul campo sia diplomatiche, per il conseguimento e il riconoscimento di questo supremo diritto. La EU Charter of Fundamental Rights riconosce, all’articolo 23, la parità tra donne e uomini in tutti i campi, compresa quella in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione.
Il rapporto Woman, Business and law 2019. A decade of reform della Banca mondiale esamina l’evoluzione dell’uguaglianza di genere in ambito lavorativo. L’occupazione e l’imprenditorialità femminile sono ancora oggi influenzate dalle disparità. Ci fanno ben sperare, però, i dati dell’ultimo decennio, ove si riscontrano decisi miglioramenti. Una unanime e concorde volontà e una leadership da parte di donne e uomini, capace di mutare e adeguare norme e atteggiamenti radicati è quello che occorre.
Vedere raffigurato un tale riferimento in una moneta coniata per un così importante anniversario, rende senza dubbio ancora più incisivo il messaggio di pace, armonia e uguaglianza che San Marino da sempre porta nel mondo.
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