Monete d’oro e d’argento occultate circa mille anni fa da Esna, città dell’Egitto situata lungo il Nilo e oggetto di una campagna di scavi archeologici
a cura della redazione | Un team di archeologi, in Egitto, ha scoperto un ripostiglio di monete d’oro e d’argento risalente a circa mille anni fa nello scavo di un tempio a Esna, una città situata lungo il fiume Nilo.
Il tesoro, che è stato scoperto da un gruppo di ricercatori del Consiglio per l’archeologia dell’Egitto, include monete coniate in diverse regoni durante l’era islamica, iniziata nel 610 d.C. quando il profeta Maometto ricevette la sua prima rivelazione, e durata fino al XIII secolo circa.
Lo scavo in Egitto, iniziato lo scorso anno, ha riportato complessivamente alla luce 286 monete d’argento ascrivibili e vari sovrani e regni dell’epoca oltre a una varietà di monete d’oro, a una moneta dall’Armenia che fu coniata durante il regno di re Leone II nel XIII secolo e ad altre monete di bronzo e ottone dell’Impero Ottomano.
Tra i “tesori nascosti” sono stati trovati anche i dirham (monete d’argento utilizzate non solo in Egitto ma anche in diversi stati arabi, inclusi gli odierni Emirati Arabi Uniti) coniate da una varietà di re e sultani. Inoltre, i ricercatori hanno portato alla luce coni e pesi che venivano stati utilizzati durante il processo di battitura: reperti molto rari e che permetteranno di chiarire aspetti della produzione monetaria nell’area.
La presenza dei pesi e dei coni lascia ipotizzare che nel sito sia stata attiva un’officina monetaria; gli archeologi non sono ancora sicuri del motivo per cui il tesoro e i materiali di zecca vennero abbandonati nel sito del tempio e sperano che ulteriori analisi del ripostiglio forniranno indizi sulla storia delle monete.
Durante l’era islamica, l’Egitto vide periodi di dominazione da parte dell’Impero islamico, bizantino e arabo. Con la fine della dinastia curda ayyubide, i Mamelucchi presero il controllo intorno al 1250 d.C.