Sul mercato dal 6 settembre le bimetalliche di papa Francesco, sia in versione fior di conio che fondo specchio, dedicate a Paolo VI e Madre Teresa
di Mathias Paoletti | Due figure di spicco nella Chiesa del XX secolo, due figure diverse ma accomunate dai tratti della mitezza e della fermezza nella fede: Paolo VI e Madre Teresa di Calcutta sono i protagonisti delle monete da 2 euro che la Zecca dello Stato Vaticano ha in programma, con emissione il 6 settembre 2022.
Due monete che saranno disponibili per i collezionisti sia nella classica versione fior di conio che in quella fondo specchio e che sono state affidate a due artiste “di lungo corso” già autrici di numerose e belle monete per il Vaticano: si tratta di Daniela Longo, cui è stato affidato il conio dedicato al papa che chiuse i lavori del Concilio Vaticano II, e di Orietta Rossi, dalla cui creatività nasce invece la moneta per la suora che ha speso l’intera esistenza al servizio degli ultimi fra gli ultimi.
L’occasione della moneta per Paolo VI è il 125° anniversario della nascita di Giovanni Battista Montini, nato a Concesio, in provincia di Brescia, nel 1897 ed eletto papa nel 1963 dopo la scomparsa di Giovanni XXIII Roncalli.
Sulla moneta vediamo Il pontefice sorridere e allargare le braccia in un gesto che era solito fare per salutare la folla. Paolo VI indossa la veste talare cinta in vita da una fusciacca con lo stemma del suo pontificato ricamato sul fondo, la mantellina e il mantello.
“La nostra artista Daniela Longo – fanno sapere dal Vaticano – ha realizzato l’incisione sul rovescio della moneta riprendendo l’immagine dell’arazzo esposto sulla facciata di San Pietro durante la cerimonia per la beatificazione di Paolo VI: era il 19 ottobre 2014 e alla cerimonia presenziò, insieme a papa Francesco, anche il papa emerito Benedetto XVI. L’ arazzo ci mostra il papa sorridente, in piedi, mentre apre le braccia come se volesse abbracciare virtualmente tutto il suo popolo”.
Moneta equilibrata e ben riuscita, questa di Daniela Longo si fa apprezzare anche per quel tratto di “sorriso” che spicca sul volto di papa Montini, che rimase sul soglio di Pietro fino al 1978 compiendo numerosi viaggi apostolici in tutto il mondo e guidando la Chiesa con mano mite e sicura in anni non semplici, caratterizzati dalla contestazione giovanile, dai fenomeni terroristici e da un’autentica rivoluzione sociale planetaria.
Sono 67.000 le monete fior di conio prodotte da IPZS per la Zecca dello Stato Vaticano, commercializzate in blister, alla fonte, al prezzo di 18 euro; 9250 quelle proof confezionate in capsula con astuccio, proposte invece al prezzo di emissione di 37 euro.
Un quarto di secolo fa, invece, all’età di 87 anni terminava l’esistenza terrena di Madre Teresa di Calcutta. La Zecca dello Stato Vaticano dedica a lei e al suo operato la seconda moneta da 2 euro 2022, anche questa nella doppia versione fior di conio e fondo specchio, con tirature e prezzi identici a quella dedicata a papa Paolo VI.
Autrice della faccia nazionale di questa bimetallica è Orietta Rossi che ha saputo sintetizzare l’essenza della vita di Madre Teresa di Calcutta cogliendola mentre stringe tra le braccia un bimbo indiano, guardandolo con espressione materna. Questa dolcissima immagine è l’emblema di tutto l’amore, l’impegno e la dedizione che Madre Teresa ha offerto per alleviare le sofferenze dei “più poveri dei poveri”.
Nata nel 1910 a Skopje, attuale Macedonia del Nord, venne educata secondo i precetti della religione cattolica. Si interessò fin da giovanissima alle molteplici attività dei missionari in India e, dopo aver preso i voti, dedicò tutta la sua esistenza a soccorrere e a proteggere i più bisognosi. La Congregazione delle “Missionarie della Carità”, da lei fondata, venne riconosciuta da papa Pio XII nel 1950; da allora è presente in numerosi paesi d’Europa, Africa, Asia ed Oceania. Madre Teresa di Calcutta è stata proclamata santa il 4 settembre 2016.