È apparso sul mercato lo scorso anno un interessante peso monetale milanese, di alta fattura estetica e curioso per il “fantasioso” ritratto dell’Asburgo

 

di Roberto Ganganelli | Che Filippo II di Spagna (1527-1598), al pari di altri della sua casata, non fosse un adone lo sappiamo tutti: per quanto Tiziano abbia provato a ingentilirne la fisionomia nel celebre ritratto del Prado, quegli occhi sporgenti, il mento pronunciato e i tratti tipici degli Asburgo sono sempre riconoscibili.

Dettaglio del ritratto a figura intera e corazzato che Tiziano Vecellio realizzò per Filippo II di Spagna e che è conservato al Museo del Prado di Madridi
Dettaglio del ritratto a figura intera e corazzato che Tiziano Vecellio realizzò per Filippo II di Spagna e che è conservato al Museo del Prado di Madridi

Filippo II, sovrano di Spagna e imperatore delle Indie, fu anche duca di Milano a partire dal 1540 e numerosissime sono le monete, per questa zecca, su cui è ritratto in modo realistico, quasi spietato, a riprova di come la numismatica sia uno degli specchi più fedeli in cui si riflettono la storia degli uomini e dei popoli.

Il ducatone del 1579 coniato dalla zecca di Milano

Tra le monete fatte coniare dall’officina monetaria lombarda c’è il ducatone in argento, nella fattispecie quello battuto con data 1579, per il quale – fatto più unico che raro – si conosce un corrispondente peso monetale che non si limita a riportare il valore, la data, una generica impronta e qualche segno distintivo della moneta, bensì la riproduce fedelmente.

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Il ducatone in argento a nome di Filippo II di Soagna coniato dalla zecca di Milano nell’anno 1579: il ritratto del re, imperatore e duca è come sempre realistico

Fedelmente ma non tanto, a dire la verità, dato che se lo stemma al rovescio del peso monetale – l’arma Milano, coronata e decorata di fronde – è simile a quello del ducatone, il ritratto di Filippo II sul dritto appare ben più aggraziato di quelli ufficiali. Barba e baffi mascherano il mento equino di casa d’Asburgo, folti capelli ornano il capo dell’imperatore e perfino la postura risulta più marziale e aristocratica.

Fedele ma non troppo, questo peso rarissimo e raffinato

L’ignoto incisore dei coni usati per il peso monetale, insomma, sembra aver cercato di creare un oggetto non troppo fedele alla moneta d’origine – che altrimenti, una volta argentato, si poteva confondere con un ducatone originale ed essere spacciato sul mercato per moneta autentica – prendendosi qualche “licenza estetica” nei confronti dell’iconografia ufficiale.

Il rarissimo peso monetale del ducato milanese 1579 apparso in asta in Germania nel 2021: è molto interessante per quel ritratto "idealizzato" di Filippo II d'Asburgo, oltre che per la qualità dell'incisione che si intuisce nonostante l'usura dell'esemplare
Il rarissimo peso monetale del ducato milanese 1579 apparso in asta in Germania nel 2021: è molto interessante per quel ritratto “idealizzato” di Filippo II d’Asburgo, oltre che per la qualità dell’incisione che si intuisce nonostante l’usura dell’esemplare

Di grande rarità, il peso monetale del ducatone anno 1579  riporta nel campo del rovescio delle lettere (L | ON  a sinistra e I | D a destra, forse indicative del produttore?) e non si riscontra neppure nel catalogo della ricchissima collezione Guido Zavattoni in cui, peraltro, i pesi di questo tipo di moneta milanese sono presenti a decine.

Un "classisco" peso per il ducatone d'argento di Filippo II: uniface, riporta al dritto un ritratto del sovrano e il numerale 1 | 12 che indica il valore della moneta, 112 soldi per l'appunto
Un “classisco” peso per il ducatone d’argento di Filippo II: uniface, riporta al dritto un ritratto del sovrano e il numerale 1 | 12 che indica il valore della moneta, 112 soldi per l’appunto

Il diametro di questo curioso oggetto legato alla monetazione milanese del tardo Cinquecento è di mm 27 e il peso di g 31,51. È apparso in asta Teutoburger Münzauktion GmbH n. 134 del 23 febbraio 2021, al lotto 946, e a fronte di una base di 45 euro ha realizzato n prezzo finale di 100 euro.