Più di 1200 lotti fra monete antiche, coniazioni medievali e moderne, italiane ed estere, oltre a medaglie celebrative e pesi monetari, collezioni e lotti, cartamoneta: tutto nell’asta Ghiglione 66
informazione pubblicitaria | Sarà l’incanto numismatico n. 66, quello del 9 aprile 2022 che la storica casa ditta collezionistica e casa d’aste Ghiglione, attiva dal 1885, batterà nella sua sede di Salita San Matteo 19/1 a Genova. Il catalogo online è consultabile nel sito della ditta (clicca qui) e le offerte via internet possono essere effettuate tramite lo stesso sito, previa registrazione.
La prima sessione dell’asta numismatica Ghiglione 66 si terrà sabato 9 aprile alle ore 10.00 (lotti 1-440, monete di città italiane, Ducato di Savoia e Regno di Sardegna); la seconda sessione lo stesso giorno dalle ore 14.30 (lotti 441-1263, Regno, Repubblica, Vaticano e San Marino, monete estere, classiche, medaglie e pesi monetari, lotti e collezioni, cartamoneta e letteratura numismatica).
La visione dei lotti è possibile presso la sede di Ghiglione dal 30 marzo all’8 aprile, su appuntamento, e il giorno dell’asta dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00. Tutte le immagini dei lotti in asta sono visibili anche nel sito cliccando qui. Per informazioni telefoniche il numero è 010 2473295 mentre via mail potete scrivere all’indirizzo info@ghiglione.it.
Monete di città italiane: una selezione per voi
Il catalogo Ghiglione 66 di numismatica si apre con le monete delle zecche italiane; la prima rarità che vi segnaliamo è, al n. 8, il doppio bolognino in oro dei Bentivoglio, per Bologna, che pur traccia di appiccagnolo merita 1700 euro di base.
Numerose altre monete in oro, argento e metalli vari coniate nel capoluogo emiliano, che ebbe oltre otto secoli di zecca, meritano attenzione come la quadrupla di Pio VI, anno 1786, al n. 14 che ha base di 2500 euro.
Lasciando ai collezionisti il piacere di sfogliare la parte delle monete fiorentine, passiamo a Genova per la cui zecca è offerto, fra l’altro, un ducato in oro di Ludovico Maria Sforza (1494-1499) al n. 61 con base di 2500 euro.
Ampia anche la sezione di monete della zecca di Milano, mentre per Modena, al n. 136, spicca un bello scudo con base di 1000 euro a nome di Ercole II d’Este (1534-1559) con impercettibile traccia di appiccagnolo.
Passiamo poi nella Napoli napoleonica con una rara 40 lire 1813 rami corti di Gioacchino Murat che, al n. 155, viene proposta a 1450 euro di base mente ne merita 5500 la rarissima moneta da 30 ducati 1825 di Francesco I di Borbone al n. 160.
Segue nel catalogo dell’asta numismatica Ghiglione 66, per la zecca di Roma, una scelta di monete pontificie soprattutto in argento e rame con alcuni esemplari in oro interessanti: una monetazione sempre ambita dai collezionisti. Spostandoci a Torino, nella Repubblica Subalpina, al n. 245 è in altissima conservazione un esemplare da 5 franchi A 10 che viene offerto a partire da 850 euro proprio in ragione della finezza dei dettagli e della bellezza complessiva.
È invece accreditato di quattro gradi di rarità il doppio zecchino veneziano al n. 253, a nome di Giovanni II Corner (1709-1722) e per questa ragione, nonostante un appiccagnolo abilmente asportato, merita una base di 3000 euro.
Monete di Casa Savoia e del Regno di Sardegna
Al n. 273 del catalogo, fra le monete della dinastia destinata a unificare l’Italia nel XIX secolo, spicca – risalente al periodo 1580-1630, ducato di Carlo Emanuele I – una doppia battuta a Nizza nel 1581, R3, che ha una base d’asta di 4900 euro.
Ne servono almeno 6000, invece, al n. 285, per accaparrarsi la quadrupla della reggenza del 1639 zecca di Torino: R3 e Bb/qSpl, la moneta mostra i busti accollati di Carlo Emanuele II e della madre e rappresenta un massimale simbolo della serie sabauda.
Per la Sardegna, con un salto in avanti, l’asta Ghiglione n. 66 propone fra le altre rarità uno scudo sardo R2 del 1768, a nome di Carlo Emanuele III che, al n. 322, ha una base di 2000 euro. Sono invece 5600 gli euro di base fissati per la rara e raffinatissima doppia 1798 di Carlo Emanuele IV al n. 342 del catalogo.
Seguono decine di altre monete e, per quanto riguarda le emissioni risalenti al XIX secolo, vi segnaliamo al n. 386, una 50 lire di Carlo Alberto per Torino del 1836, soli 385 esemplari coniati, in Bb+/sSpl e con base di 2000 euro.
Sebbene coniate in origine in 61.485 pezzi, non pochi, sono divenute oggi ancor più rare e prestigiose le 20 lire 1856 per la zecca di Torino che, al n. 417 del catalogo Ghiglione n. 66, vengono anch’esse proposte da 2000 euro di base in Bb+.
Regno d’Italia: dalle monete post unitarie a quelle del “re numismatico”
Un “peso massimo” di Vittorio Emanuele II, le 100 lire oro 1872, aprono questa parte dell’asta numismatica Ghiglione 66: offerte in Spl+/Fdc e R3 al n. 441, apriranno da una base di 15.000 euro la seconda sessione della vendita del 9 aprile a Genova.
Per il primo re d’Italia vi invitiamo a visionare anche l’ampia scelta di marenghi e di monete “minori” in argento, non priva di esemplari rari, mentre per Umberto I al n. 468 del catalogo ecco un’affascinante 50 lire 1884 Bb+/Spl che parte da 3600 euro.
Tutte le tipologie di 100 lire oro di Vittorio Emanuele III sono rappresentate, da quella Aquila araldica 1903 (n. 493, R3, Spl+/qFdc a base 13.000 euro) a quella Impero del 1936 XIV (n. 505, R3, Spl+, base 5500 euro). Dello stesso anno sono proposte anche le 50 lire, ennesima rarità a nome di Vittorio Emanuele III.
In questa sezione potete trovare anche altre decine di lotti dedicati alla monetazione del primo Novecento sia in argento, che in nichelo e acmonital con esemplari di elevata conservazione e offerti a basi di sicuro interesse.
Monete dal mondo classico, un tuffo nell’antichità
Lasciando ai lettori il piacere di sfogliare le pagine del catalogo Ghiglione 66 dedicate a Repubblica Italiana, Vaticano, coniazioni estere, soffermiamoci in chiusura di questa anteprima sull’aste del 9 aprile su alcuni esemplari dal mondo classico meritevoli di attenzione.
Da considerare con attenzione i denari repubblicani e imperiali di Roma offerti in asta, come alcuni antoniniani e argentei del tardo evo antico e una srie di bei solidi in oro, in certi casi di conservazione molto elevata e di notevole freschezza. Senza contare alcuni lotti multipli, ottimi per studio o come inizio di collezione.
Medaglie, pesi, estere, lotti e collezioni: tante occasioni all’incanto
L’asta Ghiglione 66 del 9 aprile 2022 propone anche centinaia di lotti fra medaglie, pesi monetari, lotti multipli e collezioni, senza dimenticare la cartamoneta e libri di numismatica. Tutti i lotti sono online e disponibili per le offerte, previa registrazione, semplicemente cliccando qui e scegliendo le sezioni di catalogo di vostro interesse.