di Antonio Castellani | “Sfortunatamente – riporta una nota stampa diramata dalla zecca di Vienna – l’impronta dell’umanità sulla Terra è oggi enorme. Così grande che ora gli esperti concordano sul fatto che l’impatto dell’uomo sul pianeta è così profondo che è ora di parlare di una nuova epoca geologica, l’Antropocene. Esempi di questo impatto sono gli elementi radioattivi dispersi in tutto il pianeta da test nucleari, l’inquinamento plastico e la fuliggine prodotta dalle centrali elettriche a combustibili fossili”.
Questi ed altri effetti negativi della presenza del genere umano sulla Terra sono illustrati in dettaglio sull’edizione 2018 della popolare moneta austriaca da 25 euro in argento al niobio. A partire dalla fine dell’era glaciale, circa 11.700 anni fa, la suddivisione del periodo geologico del Quaternario, durante il quale si è sviluppata tutta la civiltà umana, è nota come Olocene. Il concetto parzialmente scientifico e in parte filosofico dell’Antropocene è effettivamente una continuazione dell’Olocene sotto un nuovo nome simbolico. Diverse tonalità di verde sono state utilizzate nel tondello centrale in niobio della moneta per illustrare questo concetto.
L’umanità e la sua enorme impronta sul pianeta dominano entrambe le facce del tondello di niobio verde bicolore della moneta, mentre gli effetti negativi dell’umanità sul pianeta Terra sono mostrati nell’anello esterno in argento.
Emessa il 6 giugno in ben 65.000 esemplari BU, con il consueto astuccio rosso che distingue le emissioni viennesi, la bella moneta europea è andata ben presto esaurita.