Da Niue, disponibile a marzo una 5 dollari datata 2021 dedicata ai “liquidatori”, gli eroi che tentarono di arginare le conseguenze di Chernobyl
di Mathias Paoletti | Molti di noi ricordano il panico quando, dopo il 26 aprile 1986, venne trasmessa in tutto il mondo la notizia di un’esplosione in una centrale nucleare sovietica.
Il reattore n. 4 di Chernobyl, nella zona di confine fra Ucraina e Bielorussia, dopo un surriscaldamento improvviso – dovuto probabilmente ad un errore umano – esplose facendo fuoriuscire una nube di materiali radioattivi che contaminò in modo irreparabile i territori circostanti e si diffuse rapidamente.
Una tragedia nucleare che ha segnato il XX secolo
Furono 116 mila gli sfollati, 4 mila le presunte vittime dirette e indirette – anche se i rapporti ufficiali dell’allora URSS parlano di soli 65 morti – e l’intera Europa venne tenuta sotto scacco per mesi a causa della nube radioattiva che si propagò dal luogo della catastrofe.
A Chernobyl, nel tentativo di raffreddare il reattore e di limitare le perdite di radiazioni, si stima che circa 600.000 uomini misero a rischio per mesi e mesi la propria vita con mezzi di protezione del tutto inadeguati, dalle maschere antigas dell’Armata rossa a tute incapaci di frenare anche minimamente l’effetto del cesio e del plutonio sprigionati nell’atmosfera.
La centrale e la città fantasma di Chernobyl in moneta
A trentacinque anni da quella tragedia, la zecca di Danzica ha appena annunciato che entro marzo metterà in commercio per conto di Niue una moneta commemorativa che rende onore ai “liquidatori”, gli eroi di Chernobyl, affrontando un tema poco consueto per il mondo numismatico – quello delle grandi catastrofi – ma in modo né sensazionalista né al solo scopo di solleticare la curiosità dei collezionisti.
Due dei “liquidatori” sono infatti raffigurati sul rovescio della moneta mentre spruzzano le macerie radioattive con sostanze speciali e con la sagoma minacciosa della centrale di Chernobyl, parzialmente demolita dall’esplosione, sullo sfondo.
Nel cielo grigio volteggia uno degli elicotteri impiegati dopo il disastro, sganciando tonnellate di polvere di boro e altre sostanze, nel tentativo di raffreddare il reattore e controllare la nube tossica che se ne sprigionava.
Il tutto, in modo eccellente dal punto di vista creativo, è stato raffigurato come riflesso nella lente della maschera antigas di un altro “liquidatore” valorizzando cposì sia l’uso dello spazio che l’effetto suggestivo dell’altorilievo. La moneta, inoltre, a ricordare le radiazioni sprigionatesi dal reattore, mostra anche un effetto fluorescenza al buio.
Il dritto di questa 5 dollari di Niue, invece, ha un aspetto a bassorilievo in stile silhouette, con alberi spogliati del fogliame e l’ormai iconica ruota panoramica di Chernobyl, abbandonata come tutta la città, posta in primo piano.
L’autorità emittente, Niue, in modo altrettanto inconsueto non è identificata, su questo conio, dall’effigie della regina Elisabetta II ma dall’emblema di Stato.
Appena 500 esemplari numerati per il mercato mondiale
La moneta, in finitura fior di conio anticata, sarà disponibile sul mercato a partire da marzo in soli 500 esemplari; coniata in argento al titolo di 999 millesimi, pesa due once (62,2 grammi) e misura ben 45 millimetri di diametro.
La tiratura è numerata ed è indicata lungo il taglio del tondello; i 5 dollari di Niue per i “liquidatori” di Chernobyl – con data 2021 anche se in emissione quest’anno – saranno proposti in cofanetto con certificato di autenticità.
Per una photogallery di Chernobyl prima e dopo il disastro del 1986 ecco il link ad una interessante pagina di Focus.