I due magistrati simbolo della lotta alla mafia, Falcone e Borsellino, saranno ricordati con tre milioni di monete commemorative da 2 euro
di Roberto Ganganelli | Quello scatto di Tony Gentile del 1992, preso poco tempo prima che il tritolo di Capaci ponesse fine al loro sodalizio umano e di impegno civile, ha fatto il giro del mondo.
I volti sorridenti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, magistrati eroi, l’uno che sussurra qualcosa all’orecchio dell’altro, che intanto sorride, sono da allora apparsi infinite volte non solo sui media ma anche su murales, opere d’arte, perfino un francobollo.
Un’immagine icona per quella drammatica estate del 1992
Quell’immagine che è divenuta icona di una stagione drammatica nella lotta alla mafia: Falcone venne infatti assassinato a Capaci, con la moglie e la scorta, il 23 maggio del 1992 e la stessa sorte toccò, in Via d’Amelio a Palermo, a Paolo Borsellino e a cinque agenti di polizia, il 19 luglio dello stesso anno.
Si trattò di una delle stagioni più buie nella storia della Repubblica, ma anche di un attacco che, nelle istituzioni come nella coscienza civile collettiva, portò ad una nuova consapevolezza della necessità di combattere, con ogni mezzo, tutte le mafie.
Un esempio, dunque, non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa al punto che i magistrati Falcone e Borsellino saranno onorati, il prossimo anno, con una moneta da 2 euro commemorativa il cui bozzetto, a partire dalla foto di Tony Gentile, è stato realizzato dal bravissimo Valerio De Seta.
La moneta, che riporterà i nomi FALCONE e BORSELLINO, le date 1992 e 2022 e i consueti simboli RI (monogramma indicativo della Repubblica Italiana) e R (simbolo della zecca di Roma), è prevista in emissione con un contingente di 3.000.000 di esemplari.
Il valore fondamentale della legalità per costruire un’Italia diversa
È una moneta speciale, dunque, questa per Falcone e Borsellino soprattutto perché, assieme a quella da 2 euro in programma per i 170 anni della Polizia di Stato, porrà l’accento sul valore fondamentale della legalità e sul dovere civile, per ciascun cittadino, di combattere con le armi del quotidiano ogni comportamento mafioso. Perchè è a partire dall’azione istituzionale di politici, magistrati e forze dell’ordine, ma anche dalle azioni di ogni uomo e donna del nostro paese, che si potrà costruire un’Italia diversa.