La famiglia ricorda lo scultore e medaglista bergamasco Piero Brolis con una coniazione firmata Verdi e curata dalla ditta Oldani

 

Il maestro Piero Brolis (Bergamo, 1920-1987)
Il maestro Piero Brolis (Bergamo, 1920-1987)

di Roberto Ganganelli | Pietro Giuseppe Brolis, in arte Piero, nacque a Bergamo il 10 ottobre 1920 e dopo il corso di decorazione alla Scuola d’arte “Andrea Fantoni” di Bergamo si iscrisse al corso di scultura all’Accademia Carrara dove ottenne la licenza nel 1939.

Nel 1942, durante una breve pausa dal servizio militare di guerra nei ranghi della Regia Aeronautica, Brolis conseguì la maturità artistica a Milano presso il Liceo artistico di Brera. Nel dicembre dello stesso anno sposò Franca Petténi e nel 1943 fu fatto prigioniero in Africa dagli Alleati, ma anche in prigionia negli Stati Uniti continuò a far parlare di sè per la sua creatività artistica.

Tra le tante, suggestive medaglie di Piero Brolis anche questa per Paolo VI e l'Anno Santo 1975
Tra le tante, suggestive medaglie di Piero Brolis anche questa per Paolo VI e l’Anno Santo 1975

Rimpatriato nel 1946 insegnò disegno nelle scuole statali fino al 1971. Nel contempo si dedicò alla scultura, alla grafica, alla pittura e alla medaglistica partecipando a concorsi e mostre collettive nazionali ed internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti.

A Brolis, come maestro medaglista, sono stati dedicati anche molti articoli e alcune monografie
A Brolis, come maestro medaglista, sono stati dedicati anche molti articoli e alcune monografie

Dal 1961 al 1971 si dedicò alla sua opera maggiore, la monumentale Via Crucis di bronzo, commissionatagli per il Tempio di Ognissanti del Cimitero di Bergamo, unica nel suo genere per dimensione e concezione.

A lui si deve la realizzazione del leone alato per le porte di Sant’Agostino e san Giacomo che erano state sostituite – durante la dominazione austriaca sulla città – con lo stemma imperiale asburgico. Sue opere si trovano presso musei, enti e istituzioni italiani e stranieri. Piero Brolis è scomparso a Bergamo nel 1978.

La medaglia che la famiglia gli dedica nasce da un conio originale di Alessandro Verdi – omaggio al suo maestro – che Luigi Oldani abbina ad un rovescio che riproduce la firma dell’artista e ne ricorda le date di nascita e morte. Coniata da Oldani Srl in bronzo patinato, 60 millimetri di diametro, la medaglia è stata realizzata in 250 esemplari numerati, in astuccio e con certificato di autenticità.