Vespasiano, Tito e Domiziano nel nuovo “catalogo con immagini” curato da Carlo Bigi | Uno strumento agile e visuale per un periodo cardine dell’Impero romano
a cura della redazione | Dopo il volume pubblicato nel 2014 e dedicato alle monete imperiali romane da Augusto a Vitellio Carlo Bigi, medico umbro da decenni appassionato e cultore di numismatica, ha completato e dato alle stampe un nuovo “catalogo con immagini” incentrato sulle monete romane imperiali dei Flavi, edito per i tipi di Nuovaphromos e distribuito in esclusiva dallo Studio numismatico Eugubium di Andrea Cavicchi.
In questo caso l’autore, nel suo nuovo “piccolo soccorso al collezionista di monete imperiali romane” (224 pagine a colori) prende in esame le monetazioni del periodo di Vespasiano, Tito e Domiziano, dal 69 al 96 dopo Cristo, con tutti i personaggi ad essi collegati.
Nella parte di introduzione, l’autore sottolinea di aver seguito per questo volume una doppia linea di classificazione che tiene conto sia delle attribuzioni alfabetiche del Cohen che dell’ordine cronologico di emissione del Roman Imperial Coinage, opere di riferimento internazionali nel settore.
Alla fine di ciascun capitolo relativo ad un imperatore sono quindi riportate le emissioni di quel regnante per altri personaggi ai quali Cohen attribuisce coniazioni. Le monete vengono quindi presentate per metalli di valore decrescente (oro, argento, bronzo) e seguendo per ogni metallo un criterio per valore nominale decrescente.
Precede il repertorio numismatico un capitolo di contestualizzazione storica, proposto sia in italiano che in inglese, seguito a sua volta dall’elenco delle ditte numismatiche e delle case d’asta italiane e internazionali di cui l’autore si è avvalso per le immagini.
Immagini a colori, per la maggior parte di elevata qualità, che, assieme a classificazioni semplici e ben strutturate, ai riferimenti bibliografici e a passaggi in asta selezionati, fanno di questo secondo volume di Monete imperiali romane – il cui prezzo al pubblico è di 70 euro – uno strumento estremamente “visuale”, utile e interessante per tutti quei collezionisti, e non sono pochi, che concentrano la loro passione sulle coniazioni della dinastia dei Flavi.
Il tutto, come Carlo Bigi stesso sottolinea nelle pagine di apertura, “pur nelle difficoltà di una legge vessatoria nei confronti del raccoglitore”, ossia di quel collezionista e cultore che, operando sul mercato legale e alla luce del sole, è spesso considerato – almeno in Italia – come un soggetto sospetto quando, invece, rappresenta un vero e proprio attore di tutela degli oggetti numismatici del nostro passato.
Un passato che si fa conoscere e si valorizza, dal punto di vista della numismatica, anche con opere come questa, ricca di quasi 1700 tipi di monete che danno, anche al neofita, un quadro di orientamento e uno spaccato organico di quella che fu la monetazione di un periodo cruciale nella storia imperiale romana.