Una lettera della responsabile scientifica del Portale numismatico dello Stato | Scopriamo la struttura digitale che tutela e valorizza le nostre monete
di Roberto Ganganelli | A seguito della nostra newsletter inviata agli abbonati venerdì 17 luglio 2020 ci ha scritto la dottoressa Serafina Pennestrì, direttrice del settore Tutela del patrimonio numismatico e Portale numismatico dello Stato presso il Mibact.
“Gentile direttore, la ringrazio, come responsabile scientifico della collana in oggetto [Notiziario del Portale numismatico dello Stato, NdA] e anche a nome dei colleghi co-curatori, per l’interesse e l’apprezzamento che ha voluto dedicare al primo volume pubblicato della monografia dedicata alle collezioni numismatiche dei Musei Reali di Torino.
L’evidenza che lei ha dato ai nostri volumi rappresentano per noi motivo di soddisfazione e di incoraggiamento a continuare nella direzione sinora seguita. Mi hanno segnalato che sul giornale Cronaca numismatica da lei diretto la collana è stata citata come Notiziario del Bollettino di numismatica.
Sono obbligata quindi a segnalarle quanto segue: la denominazione diffusa da suo giornale non è corretta, come dimostra quella riportata sulla copertina di tutti nostri volumi; la collana è stata istituita con decreto direttoriale nel 2011 con struttura e finalità del tutto indipendenti dal Bollettino di Numismatica.
Peraltro, sin dal 2011, la nostra redazione, come si evince dal colophon, fa capo alla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio e non al Museo Nazionale Romano, in cui opera la Redazione del BdN.
La nostra collana si avvale sin dal suo primo numero di una rete di autori che operano in collaborazione con noi sia dalle Soprintendenze afferenti alla nostra Direzione generale che dai musei autonomi e dai poli museali, oltre altri Istituti”.
Rettifichiamo con piacere, quindi, il nome della collana – il volume relativo al Medagliere Reale di Torino è inserito nella serie Notiziario del Portale numismatico dello Stato. Serie “Medaglieri italiani” – approfittando dell’involontario lapsus per sviluppare meglio, e ribadire, quando scritto nel testo di apertura della newsletter in merito al valore di questa iniziativa.
“Questo deve fare lo Stato per la numismatica: pubblicare le collezioni, nel senso di renderle ‘pubbliche’ sia per quanto riguarda la loro composizione che la loro storia in modo che possano essere conosciute e studiate da ricercatori e collezionisti i quali, senza dover sottostare a lunghe procedure, potranno così godere di patrimoni immensi e, spesso, non esposti nei percorsi museali”.
I volumi come quello dedicato alla collezioni sabaude sono infatti fondamentali in quella complessa struttura di tutela e valorizzazione che il Mibact – grazie al contributo di studiosi d’esperienza e di giovani ricercatori – ha costituito e che iniziativa dopo iniziativa, monografia dopo monografia, apre al mondo gli scrigni della numismatica italiana.
Si tratta di un lavoro estremamente complesso e svolto, in modo certosino e silenzioso, nelle grandi strutture museali come nelle collezioni pubbliche “minori”; un lavoro che, non dimentichiamolo, viene portato avanti con competenza e impegno in un paese che, storicamente, alla cultura non dedica certo i finanziamenti che meriterebbe.
Nonostante questo, e grazie alla proiezione su mezzi di comunicazione, pubblicazione e promozione avanzati, molto viene fatto, come dimostra il nuovo volume sui Musei Reali torinesi e come fa, ad esempio, anche la pagina Facebook dei Medaglieri italiani che potete visitare cliccando qui e nella quale, sui tesori sabaudi e non solo, potete trovare notizie, splendide immagini, inedite curiosità.