di Mathias Paoletti | Non poteva che venir eretta usando la pietra locale, un materiale da costruzione unico e inimitabile: si tratta di un tufo calcareo, estratto dalle cave della città, caratterizzato da un colore roseo chiarissimo, quasi bianco. E’ la pietra di Trani, quella che venne impiegata per costruire la Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta. La chiesa iniziò a sorgere nel 1099, per volontà del vescovo Bisanzio, a seguito della morte e canonizzazione del giovane pellegrino Nicola, sbarcato a Trani dalla Grecia, le cui reliquie sono ancora oggi venerate nella cripta.
La chiesa superiore ha pianta basilicale con transetto e tre navate, copertura a capriate sulla navata centrale, a crociere sulle minori, matronei, colonne binate come insolito e aggraziato sostegno; la sua costruzione si protrasse fino agli ultimi decenni del XII secolo; nel presbiterio, si ritrovano consistenti tracce dell’originario pavimento a mosaico, simile per qualità, temi e fattura al pavimento della Cattedrale di Otranto (1165). La porta centrale di bronzo è opera di Barisano da Trani e fu realizzata nel 1175: si tratta di uno dei più interessanti esempi del genere nell’Italia meridionale.
Alla Basilica cattedrale di Trani – capolavoro dello stile romanico-pugliese – il Poligrafico e Zecca dello Stato italiano dedica, con presentazione fissata il 18 luglio, la moneta in argento da 10 euro della serie Italia delle arti modellata dall’artista Uliana Pernazza che, per il dritto, sceglie un’ardita visione prospettica della facciata sui cui la finitura proof, nel suo elemento satinato, sembra evocare proprio la bianca pietra di Trani componendosi, peraltro, con un leggero arco semicircolare ispirato alle decorazioni scultoree della cattedrale stessa. Il nome dell’autrice e la legenda REPUBBLICA ITALIANA in eleganti caratteri onciali completano la composizione.
Al rovescio, in un ideale passaggio da una visione d’insieme ad una serie di dettagli, l’autrice ha realizzato un’aerea composizione con elementi architettonici decorativi tipici dell’architettura romanico-pugliese tratti dalla Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta di Trani. racchiuso in una cornice concentrica in cui è riportata la scritta ITALIA DELLE ARTI, è stato posto il valore 10 EURO; nel campo di sinistra, in verticale, l’anno di emissione 2018; nel campo di destra la R identificativa della Zecca di Roma e in basso la scritta TRANI.
Quattromila le monete battute di questa emissione che, disponibile per l’acquisto al prezzo di 55,00 euro, da venerdì 20 a domenica 22 luglio è acquistabile anche direttamente a Trani, presso il corner del Poligrafico e Zecca dello Stato, al punto informazioni del Palazzo delle Arti “Beltrani” in via F. Beltrani 51.
Come di consueto, la 10 euro in argento ha un peso di 22 grammi per 34 millimetri di diametro, un fino di 900 millesimi e il taglio godronato spesso discontinuo.