Vigili del Fuoco e Maria Montessori per i 2 euro italiani 2020 in fase di approvazione in sede europea
di Mathias Paoletti | Fonti attendibili hanno lasciato trapelare i temi dei 2 euro italiani 2020, ovviamente commemorativi, che devono ancora essere approvati dalla Commissione europea ma che, questa volta, non dovrebbero porre alcun problema a differenza dell’anno scorso quando la seconda commemorativa da 2 euro (quella dedicata agli Alpini) non venne accettata.
I Vigili del Fuoco, una grande risorsa per il Paese
Soggetto della prima celebrativa dovrebbero essere i Vigili del Fuoco ai quali, pur in assenza di una ricorrenza specifica, l’Italia ha scelto di rendere omaggio per il loro quotidiano impegno al servizio della popolazione.
Attivi non solo nella repressione e prevenzione degli incendi, i “pompieri” svolgono un ruolo capillare e insostituibile sia sul territorio che in mare e dal cielo, mettendo in campo ogni giorno professionalità e umanità anche in occasione di catastrofi naturali, calamità, manifestazioni e grandi eventi.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco fondato il 27 febbraio 1939 è un corpo civile di pubblica sicurezza della Repubblica sotto l’egida del Ministero dell’Interno. Il Corpo conta oggi circa 30 mila unità fra professionisti e volontari ed ha una capillare diffusione sul territorio.
Maria Montessori e la sua “rivoluzione in classe”
Il tema della seconda bimetallica tricolore 2020 messa in cantiere dal Poligrafico e Zecca dello Stato sono, invece, i 150 anni della nascita di Maria Montessori. Pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra, la Montessori è nota in tutto il mondo per il suo ancor oggi avanzato metodo educativo.
Fin dall’apertura della prima “Casa dei Bambini” nel quartiere romano di San Lorenzo, il 6 gennaio 1907, la Montessori diede forma ad un’istituzione educativa con un concetto rivoluzionario fin dalla prima infanzia, non basato su alcun approccio teorico estensivo bensì sull’esperienza educativa pratica, applicativa, spesso ludica.
La stessa Maria Montessori ha rivoluzionato i parametri didattici preesistenti e ha reso il bambino l’autentico protagonista dell’intero processo educativo.
Si diceva sempre convinta del fatto che le cose dovessero cambiare in termini di istruzione e che dovesse essere la scuola ad adattarsi al mondo dei bambini e non viceversa.
Amarcord della lira: uno sguardo al passato…
Caso unico nella numismatica repubblicana, tanto più per una donna, la Montessori toccherà così il traguardo della terza emissione a lei dedicata.
Per prime, infatti, arrivarono le 200 lire (emissione per la FAO) del 1980 modellate da Sergio Giandomenico e, dieci anni dopo, seguì la famosissima la banconota da 1.000 lire stampata dalla Banca d’Italia tra il 1990 e il 2001 in miliardi di esemplari, che tutti noi ricordiamo come l’ultima “millelire” della storia.
Per inciso, le 200 lire Montessori furono coniate in ben 48,5 milioni di esemplari e, quindi, non sono certo tra le fantomatiche monete del vecchio conio che, come sbandierato ai quattro venti da certe testate, “possono valere una fortuna!”.